“Hope We Have Fun” è il nuovo album uscito il 30 maggio, con il singolo ’More More More’ in programmazione su tutte le piattaforme, gli Mt. Joy tornano con un nuovo capitolo della loro avventura musicale. “Hope We Have Fun” è il quarto album in studio della band indie-rock di base tra Philadelphia e Los Angeles, Il titolo è tutto un programma, a metà tra desiderio e bilancio esistenziale. «Abbiamo fatto cose assurde, insieme, in salute e malattia», racconta il frontman Matt Quinn. «Ti guardi intorno e sei lì, a suonare al Garden. È emozionante, surreale. Ma alla fine speri solo che sia divertente, che valga tutto il resto». E in effetti il disco è un mosaico di emozioni contrastanti: le euforie del palco, le fragilità che emergono nel silenzio, le relazioni che resistono (o crollano) sotto il peso del movimento perpetuo.
Dopo un decennio di tour incessanti, tre dischi acclamati dalla critica e oltre un miliardo di stream globali, la band capitanata da Quinn è pronta per un altro salto di qualità. Il 2024 li ha visti conquistare palchi iconici come il Madison Square Garden e il Red Rocks Amphitheater, con oltre 180.000 biglietti venduti tra Nord America ed Europa. Un successo costruito dal basso, con costanza e spirito collettivo, come sottolinea lo stesso Quinn: «Siamo arrivati fin qui spingendoci in questo mondo folle, a volte per il meglio, a volte per il peggio. Questo disco parla anche di questo: di restare insieme, vivere una vita fuori dagli schemi e dirsi “spero che ci divertiremo”».
Il primo singolo ’More More More’ è emblematico. Parte piano, quasi timido, con quella malinconia che solo il ritorno a casa può portare dopo mesi di tour. Ma poi esplode, in un crescendo liberatorio dove Quinn urla “I got all I want”. È la svolta emotiva del disco, il momento in cui si rompe il cerchio e si accetta ciò che si ha, senza rincorrere altro. Musicalmente, “Hope We Have Fun” è forse l’album più eclettico dei Mt. Joy: dalle ballate folk alle pulsazioni funky, passando per duetti raffinati (come quello con Maren Morris in ’Highway Queen’) e collaborazioni dal sapore roots (Nathaniel Rateliff in ’Wild and Rotten’).
Ma nonostante le sfumature diverse, c’è un filo conduttore evidente: la voglia di raccontarsi senza filtri, con l’urgenza di chi ha vissuto tanto e ora può permettersi di guardarsi dentro senza paura. C’è spazio anche per l’ironia e la leggerezza, come in ’She Wants To Go Dancing’ o nella più scanzonata ’Coyote’, che celebra il legame indissolubile tra i membri della band, trasformando il tour bus in una piccola comunità itinerante. Ma dietro ogni traccia si percepisce una tensione sincera verso la libertà artistica, conquistata a suon di chilometri, scelte indipendenti e un pubblico che non ha mai smesso di seguirli.
“Hope We Have Fun” non è solo un disco da ascoltare ma è un disco da vivere, da metabolizzare strada facendo, è il diario di bordo di una band che ha scelto di non correre più, ma di ballare — anche se a volte, per farlo, bisogna prima fermarsi un attimo.
MT. JOY – “HOPE WE HAVE FUN” Etichetta: Bloom Field Records / Futures
Tracklist: 1. More More More 2. Coyote 3. In The Middle (ft. Gigi Perez) 4. Pink Lady 5. God Loves Weirdos 6. Scared I’m Gonna Fuck You Up 7. Lucy 8. Groove in Gotham 9. Wild And Rotten (ft. Nathaniel Rateliff) 10. Highway Queen 11. She Wants To Go Dancing 12. You Are Who She Loves 13. Hope We Have Fun
Articolo del
09/07/2025 -
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