Dopo il successo riscontrato lo scorso anno con l’adattamento teatrale di Priscilla, la Regina del Deserto, la MAS Music, Arts & Show ha pensato bene di continuare a pensare in grande ed ha acquistato i diritti per la produzione di Ghost il Musical, una riduzione teatrale tratta dal celebre film omonimo del 1990, diretto da Jerry Zucker ed interpretato da Demi Moore, Patrick Swayze e Whoopi Goldberg. Quel film ricevette ben cinque nomination all’Oscar e ne vinse due, uno per la interpretazione di Woopi Goldberg come miglior attrice non protagonista, l’altro per la sceneggiatura originale scritta da Bruce Joel Rubin che, nel 2010, ha cominciato a lavorare ad una versione teatrale tratta da quello stesso copione.
Affiancato da collaboratori d’eccezione come Dave Stewart, chitarrista e songwriter degli Eurythmics, e Glen Ballard, produttore musicale di chiara fama (Annie Lennox, Anastacia, Alanis Morissette e Kate Perry), Bruce Joel Rubin ha perfezionato le musiche e le liriche dei brani e ha messo in scena uno show pieno di ritmo ed altamente brillante, elementi questi che sono garanzia di un intrattenimento di qualità. Quindi c’è molta attesa questa sera per la “prima” della versione italiana della stessa opera, affidata alla regia di Stefano Genovese (Chicago, The Mission) con Salvatore Palombi, della scuola di Gigi Proietti, già ammirato in Dance! nella parte di Sam Wheat, con Ilaria De Angelis, cantante ed attrice, già vista in The Voice, nel ruolo di Molly Jensen, con Loretta Grace, bravissima già in Sister Act, nella parte di una effervescente Oda Mae Brown e con Cristian Ruiz, già su Grease, Cenerentola e West Side Story, nella parte del “cattivo” Carl Bruner, collega di lavoro e falso amico di Sam.
Non potevano mancare di certo le note di Unchained Melody, un vecchio successo del 1965 dei Righteous Brothers che ha conosciuto nuova gloria grazie al film, una canzone che accompagna i diversi momenti dell’infinita storia d’amore fra Molly e Sam. Lo spettacolo è molto gradevole, grazie anche ad una scenografia in 3D che riproduce le diverse sequenze ambientate nella città di New York e alterna in maniera godibile la dimensione più noir dell’intreccio con momenti decisamente più divertenti, senza però mai mettere in secondo piano il tema centrale di Ghost che resta una commedia sentimentale, talmente ben pensata che non smette di emozionare gli spettatori. Le musiche si articolano in ballate pop dal sapore ultra romantico e in episodi soul e rhythm & blues, che assecondano piacevolmente la narrazione.
Articolo del
23/01/2014 -
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