Prima nazionale del musical dedicato a Karol Wojtyla, diretto da Duccio Forzano, che parte dall’attentato al Papa in Piazza San Pietro del 13 Maggio 1981, ma che in realtà ripercorre per intero, in due ore di spettacolo, la vita precedente di Karol, prima da bambino poi da adulto.
L’opera è già stata rappresentata il 2 aprile a Cracovia ed è costruita intorno ad una sapiente sinergia fra teatro, musica e cinema, prendendo in prestito spunti diversi da queste modalità espressive così diverse. La scenografia riveste un ruolo importante: sul palco un grande specchio, che all’occorrenza diventa trasparente, proietta tutta una serie di immagini importanti che scandiscono la vita del Papa dall’infanzia alla maturità. “E’ una storia che merita di essere raccontata che parla di un uomo che ha dato un senso alla nostra esistenza”, scrive il regista su un pannello che precede l’inizio dell’opera, una performance divisa in due atti, scritti da Duccio Forzano, Donatella Damato, Patrizia Barsotti e Gaetano Stella.
Karol Wojtyla - La Vera Storia, opera musical prodotta da Mauro Longhin per Cicuta, alterna la narrazione in musica vera e propria ad emozionanti flashback, frutto di ricordi che affiorano nella mente di Karol quando è sul letto del Policlinico Gemelli, sospeso fa la vita e la morte. Molto belle le coreografie, affidate a Tuccio Rigano, da sottolineare inoltre il ricorso ad un olomonitor che interagisce a dovere con quella che è la performance live. Comincia tutto nella città di Wadowice, in Polonia, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale: la famiglia, la scuola, gli studi e la passione per il teatro. Il ruolo di Karol bambino (Lolek) viene interpretato con grande serietà da Alessandro Bendinelli, mentre Emilia, la madre di Karol, prematuramente scomparsa, è Lisa Angelillo. Il padre di Karol, ex militare, è Simone Pieroni, invece il fratello Edmund è interpretato da Roberto Rossetti. Dopo l’invasione nazista, Karol e suo padre si trasferiscono a Cracovia e cominciano una nuova vita, fatta di duro lavoro e di tanta sofferenza davanti alla tragedia della guerra. Karol adulto è interpretato da Virgilio Brancaccio, l’amico Jurek è invece Jacopo Bruno, mentre il ruolo di Tesia è rappresentato da Beatrice Amera. Karol continua a coltivare la passione per il teatro, si batte contro l’antisemitismo e comincia a scrivere riflessioni e poesie, fino alla scelta del sacerdozio, che finirà con il sorprendere gli amici di un tempo. La narrazione termina con Woytyla che diventa Arcivescovo di Varsavia, che partecipa al Concilio Vaticano II e che infine viene eletto Papa, a Roma, a Piazza San Pietro, il 16 ottobre del 1978.
Le musiche dell’opera sono state scritte da Noa e dal suo chitarrista Gil Dor, insieme ai Solis String Quartet. Si tratta di trenta brani originali improntati ad un pop melodico di stampo classico, ma molto sofisticato.
Articolo del
18/04/2014 -
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