Il 19 maggio 2014 alle ore 12.00 ospite nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani e alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, il direttore artistico del Festival dei Due Mondi di Spoleto, Giorgio Ferrara, presenta a Milano il programma della 57a edizione della manifestazione, che si svolge quest’anno dal 27 giugno al 13 luglio. Il Festival sarà a Milano anche con l’ultima tappa della tournée nazionale dello spettacolo “La voce umana/Il bell’indifferente” di Jean Cocteau con Adriana Asti al Piccolo Teatro Grassi con la prèmiere il 20 maggio alle 19.30 e in scena fino al 25 maggio. Le due celebri pièce, sul tema dell’abbandono e della solitudine nella relazione amorosa, si susseguono nella prestigiosa regia di Benoît Jacquot e compongono un’unica e intensa prova d’attrice dedicata a Jean Cocteau. Lo spettacolo, coprodotto dal Festival dei Due Mondi e dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana, in collaborazione con Mittelfest 2013, ha debuttato con successo a Spoleto nel luglio scorso. Un’occasione per vivere in anteprima il Festival di Spoleto, uno dei più importanti appuntamenti culturali internazionali che riserva al suo pubblico, ogni anno, da oltre mezzo secolo, 17 giorni di grande spettacolo, con opere, concerti, balletti, recital, pièce teatrali, insieme a rassegne di cinema, laboratori, convegni, incontri, premi, concorsi, eventi speciali, con uno sguardo attento anche all’arte contemporanea. Alla sua 57a edizione, il Festival conferma il suo carattere originale quale storico luogo d’incontro tra culture diverse e offre oggi una consolidata vetrina ai grandi artisti e a quelli emergenti e soprattutto è inarrestabile officina di produzioni originali. Sotto la guida di Giorgio Ferrara, al suo settimo anno di direzione artistica, il Festival di Spoleto ancora una volta apre i suoi spazi unici nei quali ogni estate, da ogni parte del mondo, convergono le grandi arti della scena. Un incontro che tiene il filo del dialogo tra passato e presente, avanguardia e tradizione, nuove generazioni e mostri sacri, restando fedele alla qualità e all’eccellenza delle proposte e aprendo i suoi confini a tutte le espressioni artistiche più vitali e interessanti.
Spoleto57 inaugura con la messa in scena di un trittico di tre opere brevi “La mort de Cléopâtre” di Berlioz, “La dame de Montecarlo” di Poulenc, “Erwartung” di Schönberg con l'Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi" diretta da John Axelrod e la regia di Frèdèric Fisbach e con il dramma di August Strindberg “Danza di morte” per la regia di Luca Ronconi, e si conclude con il Concerto Finale "Il musical americano degli anni Quaranta e Cinquanta", una serata dedicata ai più celebri musical di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein e di Frederick Loewe e Alan Jay Lerner, con il soprano June Anderson e il baritono Paulo Szot, diretti da Wayne Marshall e con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. Fra le grandi presenze internazionali, Robert Wilson, Tim Robbins, Gerard Depardieu, Isabelle Huppert, Anouk Aimée, il Berliner Ensemble, Christoph Marthaler, Leonard Eto; per la grande danza il San Francisco Ballet e la Paul Taylor Dance Company; dalla scena italiana, le due grandi interpreti Adriana Asti e Franca Valeri, e fra gli altri, Luca Barbareschi, Paolo Graziosi, Marina Confalone, Micaela Esdra, Giovanni Crippa, i registi Paolo Magelli, Giancarlo Sepe, Walter Pagliaro; per la musica Andrea Griminelli, Edoardo Bennato, la Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, la straordinaria partecipazione di Riccardo Muti, e molto altro; dal mondo della cultura e dell’arte, Piero Tosi, Corrado Augias, Giovanni Villa, Ernesto Galli della Loggia, Massimo Bernardini, Paolo Mieli, Achille Bonito Oliva.
Negli ultimi anni, il Festival ha continuato a crescere, facendosi sempre di più interprete della nostra epoca, nella consapevolezza e nella speranza che anche l’arte debba e possa fare la sua parte: sollecitare la fantasia attraverso il teatro, elevare lo spirito attraverso la musica, renderci più lievi attraverso la danza. Senza voler trascurare l’importanza oggi sempre più riconosciuta della dimensione e del valore economico della cultura e delle molteplici attività strettamente collegate alla produzione artistica. Il Festival di Spoleto ha il sostegno di chi fortemente crede nella efficacia e nel coraggio della cultura. Primo tra tutti, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che continua con convinzione a investire nel Festival, delle Istituzioni del territorio - Regione Umbria, Provincia di Perugia, Città di Spoleto, Camera di Commercio di Perugia - che partecipano alla manifestazione in uno spirito di stretta e proficua collaborazione, delle Fondazioni private - Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Fondazione Carla Fendi - nuove protagoniste del mecenatismo italiano, degli Istituti bancari - Intesa Sanpaolo, Casse di Risparmio dell’Umbria, Banca Popolare di Spoleto - che danno il loro prezioso supporto, delle realtà aziendali che con notevole sforzo mantengono il loro impegno di partnership e di sponsorship - in particolare Eni, Monini, Mercedes-Benz Italia. In quest’ottica anche il Festival di Spoleto, intende dare il suo contributo affinchè chi ama l’arte non debba rinunciarvi, affinchè possa continuare a coltivare le proprie passioni e a far parte di un circolo virtuoso che non deve spezzarsi. Per questo, alle numerose promozioni già attive sull’acquisto dei biglietti, si aggiunge un regalo speciale di 5000 biglietti al prezzo di 1 Euro che il Festival metterà a disposizione di un pubblico meno favorito in questo tempo di crisi.
Articolo del
22/05/2014 -
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