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Alessandro Fullin
“Piccole Gonne” @ Teatro Duse – Bologna, 10 febbraio 2015
Bologna
10/02/2015
di
Claudio Prandin
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Alessandro Fullin non si può catalogare sotto la voce di “comico”; nonostante abbia partecipato a Zelig, G day e XLove sotto le improbabili spoglie della professoressa di Tuscolano e ancor più surrealmente vestito da Don Fullin, ritengo ingiusto accomunarlo a chi nella sua carriera artistica sfrutta soltanto i tormentoni e gli sketch; Fullin è un artista completo che recita, scrive libri, copioni e dirige i suoi spettacoli teatrali; non si considera un attore e sostiene di scrivere libri solamente per pagare l’Iva ma questa autoironia non lenisce la caratura di un artista completo che sta consolidando la sua posizione nel panorama nazionale e che viene giustamente considerato l’unico erede del grande Paolo Poli, di cui lui stesso (scherzosamente) si definisce “la figlia”.
L’esordio dello spettacolo a Bologna coincide con la prima serata del Festival di Sanremo, ma la bella notizia per Alessandro Fullin è che il teatro Duse è pieno. ”Piccole Gonne” è la trasposizione teatrale del famoso romanzo di Louisa May Alcott ambientato in America durante la guerra di secessione; parla di una madre (interpretata da Fullin) impegnata a far crescere e sposare le sue quattro figlie, interpretate da quattro attori maschi; il copione allegro e all’apparenza frivolo affronta con sorriso disincantato le problematiche femminili che risultano cinicamente attuali; la modernità si esprime nelle battute e nell’utilizzo di icone e personaggi moderni come Obama e la Merkel; sessualità e omosessualità sono i personaggi occulti dell’opera che riemergono a più riprese senza mai scadere nel triviale; questa è la grande capacità di Fullin che tramite i suoi personaggi affronta argomenti delicati ma mai in modo scurrile o superficiale. Tra canti in playback e balletti lo spettacolo scorre veloce e al termine la reazione del pubblico è ottima: ride e applaude soddisfatto.
Dopo lo spettacolo ho rivolto all’artista alcune domande:
Ciao Alessandro; cominciamo parlando di te; so che ti sei laureato al Dams di Bologna; come ti sei trovato nella città delle due torri?
Carina Bologna ma ad un certo punto ho scelto Torino: dopo i quaranta hai bisogno di un pò di Settecento dietro le spalle.
Moravia chiedeva di introdurre sè stessi parlando di un oggetto; tu quale sceglieresti?
La spazzola di carta per pulire le giacche. Sono anche il soggetto di diversi miei quadri.
Nell’intervista TV con Passoni ti sei definito uno scrittore "tra Liala e un D’Annunzio di sinistra"; mi puoi spiegare meglio?
Dannunziano per la ricercatezza divertita di alcune parole un pò desuete. Direi un “D’Annunzio ma con più costole”, perché certo non ho tempo da perdere con certe sciocchezze.
Ti ho sentito spesso dire una frase simile a questa: “comincio a parlare al femminile e parlo per delle ore”; ti ritieni un logorroico anche nella vita privata?
Se parlo al femminile le persone ridono. Se parlo al maschile ridono ancora di più… Quindi potrei tacere. Ma non lo faccio.
Parliamo di Piccole gonne: quanto tempo hai impiegato per preparare questo spettacolo?
Non so esattamente. Uno spettacolo poi è come un maglione ai ferri, vai un pò avanti, un pò indietro poi disfi le maniche… Ma la Compagnia Nuove Forme ha molta pazienza con me.
Chi ha scelto gli attori?
Io. In una sala prove. Non sono Mae West che sorniona si portava il “lavoro a casa”.
Perché tutti maschi per interpretare le donne come ai tempi di Shakespeare?
Da sempre alle donne era proibito salire sul palcoscenico e alcuni maschietti si dovevano dare da fare. Di necessità virtù.
Usi un metodo particolare per imparare a memoria i copioni?
No. Ripeto e ripeto. La cosa è terribilmente noiosa.
Ti piace di più il ruolo di attore, di scrittore o di regista? Perché?
Io non sono un attore. Non ho mai studiato per farlo e non era il mio sogno. Io sono una signora di mezza età che urla per due ore sul palco. In modo interessante, spero.
Lo spettacolo esalta più volte il sogno americano, la sua forzosa felicità e soprattutto la ricchezza dell’America; sono battute funzionali al copione o sei un americanofilo?
Gli italiani hanno smesso da tempo di sognare. Per questo ci occupiamo dei sogni degli altri.
Spesso ti hanno posto domande inerenti la letteratura è hai dimostrato di conoscere l’argomento; ti piace leggere? Cosa? Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
Jane Austen. Ma ha scritto solo sei romanzi. Tocca rileggerli… Sotto il plaid, con la tisana.
Il mio sito si occupa prevalentemente di musica; che genere preferisci? Ascolto minimalismo americano. Io amo tra tutti John Adams.
Ecco le prossime date dello show:
MILANO - dal 19 febbraio 2015 all'8 marzo 2015 gio-ven ore 21.00 - sabato ore 16.30 e ore 21.00 - domenica ore 18.00 TEATRO MARTINITT - via Pitteri 58 (zona Lambrate) - Milano Tel. 02 36.58.00.10 - info@teatromartinitt.it
VALPERGA (TO) - 14 marzo 2015 sabato ore 21.00 TEATRO COMUNALE - via Verdi 7 - Valperga (TO) Tel. 393-2937316 - biglietteria@teatrovalperga.it
VIGONE (TO) - 11 aprile 2015 sabato ore 21.00 TEATRO COMUNALE Tel. 393-2937316 - biglietteria@teatrovalperga.it
Articolo del
23/02/2015 -
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