Lo spettacolo prende forma da una intuizione del coreografo Fabrizio Monteverde, da oltre trenta anni attivo sulla scena teatrale italiana e sempre pronto a cogliere suggestioni diverse, in questo caso letterarie. Sì perché un classico come il balletto de “Il Lago dei Cigni”, musicato da Piotr Ilic Cajkovskij , viene integrato da una rilettura de “Il Canto del Cigno”, un’opera scritta da Anton Cechov che ha come tema conduttore le visioni di un vecchio attore giunto al termine della sua carriera che - chiuso in teatro - dialoga con il suo suggeritore attraverso i tanti personaggi che ha interpretato. Ebbene quei ruoli sono diventati parte di lui, definiscono in qualche modo anche la sua identità, il suo percorso esistenziale.
Ecco allora di fronte a noi quattordici giovani danzatori del Balletto di Roma, tra i quali Roberta De Simone (Odette), Mirko De Campi (Siegfried), Anna Manes (Odile) e Luca Pannaci (Rothbart) che indossano maschere da anziani per rivelarsi al pubblico soltanto in un concitato finale, dove il ritmo sale con il crescendo musicale dell’opera di Cajkovskij e ridona a quegli interpreti forza e bellezza, nei movimenti come nei corpi.
Riviviamo la tragica storia d’amore di Siegfried e di Odette, la giovane donna trasformata in cigno dallo stregone Rothbart, ci immedesimiamo nel conflitto fra Odette, cigno bianco, e Odile, cigno nero, che rappresentano il Bene e il Male. Ma non c’è lieto fine: Odette ferita viene inghiottita dalle acque del lago e Siegfried muore nel tentativo di salvarla. E’ la storia di quanti hanno il coraggio di vivere le loro passioni. Impossibile cambiarne il finale così come per un attore ormai anziano ritornare alle energie e ai desideri della giovinezza. Ecco allora che le due opere finalmente si fondono insieme, trovano lo stesso filo conduttore, decadente ed estremo.
La coreografia di questo spettacolo davvero sui generis che integra dramma e balletto è ricca di citazioni, come quella della "Venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto, o situazioni sceniche che ricordano quadri del cinema di Federico Fellini.
Articolo del
09/03/2015 -
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