Un recital musicale scritto, prodotto e diretto da Marco Grompi, Pasquale De Fina e Pier Angelo Cantù. Parole e musica di Neil Young, Waterface è uno spettacolo narrativo musicale che ripercorre, partendo da tre album fondamentali (“Time Fades Away”, “Tonight's The Night” e “On The Beach”), un periodo complicato e controverso che si protrarrà per circa due anni e che, per diversi motivi, lascerà un segno profondo nella carriera del rocker canadese, mutando completamente l’immagine stereotipata del cantautore presso il pubblico.
La storia ha inizio all’indomani del grande successo mondiale ottenuto con “Harvest” (1972) e termina con la pubblicazione di “Zuma” (1975), passando attraverso crisi personali e artistiche, traumi e lutti. Per Neil Young è un’altalena di eventi, dai milioni di dischi venduti, l'acquisto di un ranch, il matrimonio con un’attrice famosa e l'arrivo del primo figlio, passando per la morte per droga di amici vicinissimi, i problematici rapporti con le varie band che si susseguono al suo fianco (dai Crazy Horse a Crosby, Stills, Nash & Young), le tournée catastrofiche e l’apparente incomunicabilità con un pubblico spesso ostile. Su tutto, aleggia l’inquietudine e la voglia di cambiare per contrastare il rischio di rimanere intrappolato nei meccanismi del successo e dello star system.
«Potrei anche fare il seguito perfetto di Harvest. Lo so, sarebbe un successo, ma sarebbe anche qualcosa che tutti si aspettano; tutti penserebbero di capirmi e di inquadrarmi per ciò che sono, ma io mi chiuderei in un angolo da solo. Vedete, io non sono affatto quel cantautore solitario e triste con la chitarra, non sono più così. Non voglio che vi aspettiate da me sempre le stesse cose. Non ho bisogno della fama, del successo, delle camicie di flanella a quadri, e di tutto il resto... Il sogno hippie è finito da un pezzo… rendetevene conto. Preferisco continuare a cambiare e lasciarvi indietro nel cammino… se questo è il prezzo da pagare, lo pagherò. Non me ne frega niente se siete cento o cento milioni là fuori. Non fa alcuna differenza. Sono convinto che ciò che faccio e ciò che vende sono due cose completamente separate. Se s'incontrano è solo per una pura, indecifrabile, coincidenza» (Neil Young/Waterface, 1975).
Sullo sfondo di un’America lacerata da conflitti sociali (la guerra in Vietnam, Nixon e lo scandalo Watergate, il processo alla Family di Charles Manson, il dilagare delle droghe pesanti), si dipana un racconto fatto di parole, musica e immagini sulla fine del sogno hippie e sulla difficile conquista di una libertà artistica e di una nuova consapevolezza. Il tutto narrato in prima persona dal protagonista, Waterface (vero e proprio alter ego del cantautore nonchè pseudonimo da egli stesso adottato in questo periodo), e dalle sue canzoni, tra le più intense e meno frequentate dell’immenso repertorio di Neil Young.
Waterface Band: Pier Angelo Cantù - ‘Waterface’: voce narrante, chitarra Marco Grompi (Rusties): voce, chitarre Pasquale De Fina (Volwo, Atleticodefina): voce, chitarre Andrea ‘Briegel’ Filipazzi (Ritmo Tribale, NoGuru): basso Alex Marcheschi (Ritmo Tribale, NoGuru): batteria
Venerdì 17 aprile 2015 Agrate Brianza (MB), Teatro Duse – 20.45 - € 10.00 Prevendite: 347 1257642
Domenica 19 aprile 2015 Rimini, Teatro degli Atti – 20.00 - € 15.00 Prevendite: 349 8167829
Articolo del
07/04/2015 -
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