ONO arte contemporanea presenta ”Bowie before Ziggy. Fotografie di Michael Putland” mostra-omaggio a David Bowie che, attraverso le immagini e le memorie del fotografo britannico, racconta un giorno nella vita di Bowie, poco prima che questi prendesse gli abiti e le sembianze di Ziggy Stardust. Le foto sono state infatti scattate nell’allora residenza di Bowie, Haddon Hall, il 24 aprile del 1972. Le registrazioni di “Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” erano terminate da qualche settimana e, il disco, sarebbe stato pubblicato poco dopo. Il 28 aprile esce infatti il primo singolo dell’album, “Starman”. Quel 24 aprile, Bowie, nella calma che precede la tempesta che lo avrebbe reso un fenomeno planetario, dipinge il soffitto di casa sua indossando disegnato insieme all’amico stilista Freddy Buretti. Lo stesso abito che usava sul palco, in quel periodo, e che sarebbe stato immortalato nella cover di Ziggy Stardust and the Spiders from Mars.
È un Bowie molto rilassato, quello che accoglie Putland, avviato all’apice della sua popolarità e già molto sicuro della sua immagine. Un’immagine e un immaginario che sta costruendo da anni, utilizzando non solo la musica ma anche trucco e abiti. ONO arte, insieme a Michael Putland - col quale ha avviato una collaborazione ormai da anni -, ha deciso di dedicare una mostra a David Bowie – ampliata da qualche scatto pre e post Ziggy Stardust e da altri provenienti dallo Station to Station Tour – dopo averne dedicate altre due nel passato all’artista recentemente scomparso. La prima risale al 2012 ed era legata alla cosiddetta trilogia Berlinese, quando Bowie era forse nel suo periodo di minor popolarità. Il primo infarto che lo aveva colpito nel 2004 aveva azzerato le sue performance live e le uscite discografiche. Con la mostra volevamo testimoniare l’influenza che Bowie ha avuto non solo nel mondo della musica ma anche nel costume, nella società e nella cultura in genere, e non solo nel mondo occidentale. Bowie a Berlino inventa e reinventa se stesso e soprattutto codifica, a modo suo, il significato di “Europa e di europeo” estrapolandone un concetto che è presente nei dischi della Trilogia. L’intuizione dell’importanza estetica di Bowie nel panorama culturale europeo trova riscontro quando, pochi mesi dopo l’apertura della nostra mostra di Bologna, inaugura, al Victoria & Albert Museum di Londra la mostra “David Bowie Is”, che apre di fatto la porta principale dei musei alla cultura popolare. Siamo nel 2013 e l’8 gennaio dello stesso anno, senza nessuna campagna promozionale, esce “The Next Day” penultimo disco di Bowie. La copertina è una rivisitazione della cover dell’album “Heroes” - per la quale fu scelta una foto di Masayoshi Sukita le cui opere ONO ha esposto in una mostra dello scorso marzo (2015) - con un quadrato bianco che copre la parte centrale dell’immagine. Oltre alla copertina del disco anche il primo singolo, We Are We Now, è un chiaro riferimento al suo periodo berlinese come momento culminante, dal punto di vista creativo, umano e personale, della sua carriera. Questa terza mostra vuole essere un omaggio a David Bowie e si configura come la tappa zero di un progetto di più ampia portata a cui ONO sta lavorando insieme all’Archivio che gestisce l’immagine dell’artista. La mostra (12 marzo – 30 aprile 2016) è composta da 27 fotografie di Michael Putland in diversi formati e il lavoro grafico di Terry Pastor, designer che realizzò la copertina di “Ziggy Stardust” e “Hunky Dory”.
Opening, sabato 12 marzo, dalle ore 18.30 ONO arte contemporanea Via santa margherita, 10 - Bologna www.onoarte.com
(La Foto di Bowie è © Michael Putland)
Articolo del
02/03/2016 -
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