Si è svolta venerdì 15 febbraio 2019, nella consueta sala Petrassi dell'Auditorium Parco Della Musica di Roma, la seconda lezione di Rock in Jazz di Ernesto Assante e Gino Castaldo, che va ad unire una prima parte di didattica, coadiuvata da filmati ed approfondimenti a voce dei due giornalisti musicali, con una seconda in cui c'è un concerto di una formazione che rielabora, attraverso il proprio progetto, la musica dell'artista protagonista della serata. Quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario dalla fondazione della progressive band inglese dei King Crimson, che ha sempre visto Robert Fripp come punto fermo costante, mentre intorno a lui si sono succeduti alcuni dei più grandi musicisti del secolo scorso.
Purtroppo c'è da far presente un episodio al limite dell'assurdo accaduto quando Castaldo ed Assante erano in scena da circa 25 minuti; un ragazzo è salito di corsa sul palco chiedendo ai due, in inglese, di poter parlare, per poi rivolgersi al pubblico in sala e lamentarsi delle eccessive chiacchiere e di come rivolesse i suoi soldi in quanto truffato (perchè lui voleva sentire i King Crimson), e lasciando poi subito la scena sbattendo al suolo il microfono. Ora, rimarrà eterno il dubbio sul come nel 2019 chiunque possa non riuscire a comprendere la descrizione di un evento, anche se in una lingua diversa dalla propria, gli strumenti ci sono, così come sul come ci si possa aspettare davvero, per 15 euro, di vedere la band di Fripp, sta di fatto che è stato una situazione davvero imbarazzante per tutti, e, parola di Assante e Castaldo, mai successo in tante lezione già svolte in passato.
Passato il momento "21st Century Schizoid Man", il prosieguo della lezione si è svolta con la consueta competenza con cui i due hanno sempre costruito questo tipo di format, aggiungendovi diversi aneddoti da "addetti ai lavori". Alle 22 sono quindi saliti sul palco Bebo Ferra alla chitarra e la sua band, composta da musicisti del calibro di Paolino Dalla Porta al contrabbasso, Fabrizio Sferra alla batteria e Gianluca Petrella al trombone. La formazione ha eseguito i brani contenuti nell'album "Frames of Crimson", uscito nel 2017, che ripercorre in chiave jazz alcuni dei pezzi iconici dei Crimson, come In the Court of Crimson King, Moonchild, I Talk to the Wind. Il tutto si è concluso per le 23 circa con i musicisti che hanno lasciato la sala salutando, in un altra serata che, a parte lo spiacevole episodio occorso, è stata occasione per ripercorrere, attraverso la guida di chi della musica ne ha fatto la passione di una vita, un periodo storico che è stato, ahimè, irripetibile fucina di musica straordinaria.
Articolo del
19/02/2019 -
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