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Sasha Waltz & Guests / Terry Riley / Ensemble Casella
Live @ Auditorium Parco Della Musica, Cavea - 18/09/2022
di
Silvia Cinti
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Da sempre il Romaeuropa Festival – giunto alla 37a edizione – crede fermamente nell’arte a 360° offrendo ogni volta agli spettatori un dialogo culturale importante. Negli oltre settanta giorni la manifestazione romana punta al sostegno della creazione artistica contemporanea che non conosce frontiere geografiche e temporali piuttosto accetta sapientemente il confronto e la libertà.
Una delle esibizioni più attese di quest’anno è la performance curata dalla grande coreografa e danzatrice tedesca Sasha Waltz in scena il 17 e 18 settembre presso la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. I 14 interpreti provenienti da plurime nazionalità – in ordine alfabetico: Sebastian Abarbanell, Alessandra Defazio, Davide Di Pretoro, Edivaldo Ernesto, Melissa Figueiredo, Tian Gao, Hwanhee Hwang, Annapaola Leso, Jaan Männima, Michal Mualem, Sean Nederlof, Zaratiana Randrianantenaina, Orlando Rodriguez, Joel Suárez Gómez – si confrontano in questa inedita coreografia che ha come sottofondo il brano intitolato “In C” realizzato dal compositore statunitense Terry Riley ed eseguito live da 12 musicisti dell’Ensemble Casella del conservatorio “A. Casella” de L’Aquila sotto la guida del Maestro concertatore Oscar Pizzo. Nel corso della serata di domenica una platea attenta ha assistito, per circa un’ora e un quarto, alla materializzazione della danza in quanto arte raffinata e in costante evoluzione creativa. La struttura coreografica curata passo dopo passo dalla regista Waltz è sorprendentemente dinamica e potenzialmente infinita. I performer – i costumi sprigionano gioia dai colori pastello – ballano senza pausa e a pieno ritmo sulle note di questa pièce musicale minimalista del 1964 a tratti ipnotica.
“Ho pensato di guardare me stessa, le danzatrici e i danzatori, come fossimo dei musicisti e di creare lo spettacolo con questo spirito. In C lascia grande libertà agli interpreti ma ha anche un suo focus molto chiaro” ha raccontato la coreografa nel corso di un’intervista. Sono in totale 53 le figure coreografiche ispirate alla musica che i ballerini eseguono in ordine dalla prima all’ultima. Ciò che colpisce maggiormente il fruitore in sala è il flusso generale della compagnia così vitale ed energico sul palco. Il gruppo si ascolta reciprocamente in modo agile e generoso. C’è a tratti spazio per l’improvvisazione fluida che si incastra poi perfettamente in questo dialogo consapevole, preciso e maturo e in cui uomini e donne camminano, ballano e poi si avvicinano gli uni verso gli altri. “Ho spesso lavorato sull’improvvisazione ma sono anche un’artista che ama strutturare i propri spettacoli. In C mi permette di tenere insieme questi due aspetti” ha sottolineato Sasha Waltz concludendo “Penso a In C come a una sorta di lingua che possiamo condividere”.
Alla fine dello show che brilla di resistenza, intensità e grazia il pubblico si trascina dietro pulsazioni positive poichè consapevole di aver assistito ad un’esperienza unica.
Articolo del
20/09/2022 -
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