MINE VAGANTI Uno spettacolo di FERZAN OZPETEK Con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Edoardo Purgatori, Carmine Recano E con Simona Marchini E (in o.a.) Roberta Astuti, Sarah Falanga, Mimma Lovoi, Francesco Maggi, Luca Pantini, Jacopo Sorbini Scene Luigi Ferrigno Costumi Alessandro Lai Luci Pasquale Mari Produzione Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Dopo l'ottima e fortunata stagione di opera lirica, al teatro delle Muse di Ancona è iniziata la ricca e interessante stagione di prosa. Un inizio scoppiettante, visto che in scena c'è stato lo spettacolo "Mine vaganti" con la regia di Ferzan Ozpetek. Naturalmente stiamo parlando della versione teatrale del fortunatissimo film uscito nel 2010 e che ha ricevuto svariati premi. La vicenda ruota intorno alla famiglia Cantone, proprietaria di un grosso pastificio, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipita quando uno dei due si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità.
Ozpetek sposta la location dalla Puglia alla Campania e affida a Tommaso, il figlio più piccolo della famiglia Cantone , la narrazione della storiaa. Sul palco le scene di Luigi Ferrigno cambiano con semplici movimenti di tende, le effcaci luci di Pasquale Mari illuminano gli ambienti della villa, i costumi di Alessandro Lai sono scelti con cura e le musiche sottolineano garbatamente le azioni (ritorna spesso il tema di "50mila" la canzone di Nina Zilli che faceva parte della colonna sonora del film e alcuni successi di Mina). Tutto è molto equilibrato e funzionano bene anche le scene in esterno, dove gli attori cercano scambi di battute con il pubblico, che in certi momenti diventa elemento dello spettacolo. A parte qualche personaggio in meno e alcune scene impostate in maniera diversa, i dialoghi rimangono immutati e lo spettacolo scorre veloce, con ritmo brioso e pungente. C'è sempre spazio per la risata, ma anche per la riflessione, con un finale più intenso e commovente del film.
Ottima la compagnia di attori guidata da Francesco Pannofino nella parte del capofamiglia Vincenzo. L'attore regala un'interpretazione frizzante, energica, donando pure un pizzico di Renè Feretti al suo personaggio. Iaia Forte è sua moglie Stefania, bravissima nell'oscillare tra una simpatia tutta partenopea e l'affetto di una madre troppo protettiva. Meravigliosa Simona Marchini che impersona la nonna, la vera mina vagante della famiglia, un concentrato di saggezza e di follia. Un'interpretazione di classe e dolcezza, sempre misurata e avvolgente. Delicato, credibile, appassionato Edoardo Purgatori nella parte di Tommaso, insieme all'efficace Carmine Recano ( il fratello maggiore Antonio). Molto incisivi anche gli altri personaggi a partire da Sarah Falanga ( la svampita e sognante zia Elena), Roberta Astuti ( la decisa Alba Brunetti), Mimma Lovoi (la straordinaria domestica Teresa), Luca Pantini (Marco, compagno di Tommaso), Francesco Maggi e Jacopo Sorbini (spassosissimi amici gay di Tommaso).
Un teatro sold out che ha risposto con affetto, con un tifo quasi da stadio per uno spettacolo perfettamente riuscito. Prossimo appuntamento: "Il mercante di Venezia" di William Shakespeare con Franco Branciaroli, dal 17 al 20 novembre.
Articolo del
08/11/2022 -
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