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Bruno Beltrão / Grupo de Rua de Niterói
New Creation - Live @ Auditorium Parco Della Musica, Roma - 17-19/11/2022
2022
di
Silvia Cinti
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Un altro appuntamento imperdibile per questa 37ma edizione del Romaeuropa Festival che si avvia verso la chiusura è lo spettacolo “New Creation” diretto da Bruno Beltrão ed eseguito dalla sua compagnia brasiliana Grupo de Rua in scena dal 17 al 19 novembre presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma.
La prima delle tre esibizioni in programma è iniziata intorno alle 21:15. In sala, nonostante non si è registrato il sold-out, si percepiva molta curiosità rispetto a questa inedita prova firmata dal giovane artista che prima della pandemia aveva presentato l’acclamato “Inoah”. Lo show è durato complessivamente 45 minuti senza intervallo. I danzatori Wallyson Amorim, Camila Dias, Renann Fontoura, Eduardo Hermanson, Alci Junior, Silvia Kamyla, Ronielson Araújo “Kapu”, Leonardo Laureano, Leandro Rodrigues e Antonio Carlos Silva rappresentano una parte del Grupo de Rua con la quale, a Niterói, all’estremità sud-orientale di Rio de Janeiro il valido coreografo Betrão continua a pensare al ballo come una forma di resistenza e il movimento come un atto consapevolmente ed espressamente politico.
In questa circostanza il regista si interroga sulle pratiche repressive dell’estrema destra brasiliana guidata da Bolsonaro. Nel corso della coreografia spuntano movimenti che simboleggiano impulsi di resistenza che si mischiano ad una incredibile energia corporea espressa da tutti gli artisti. La proposta artistica di Beltrão riflette una danza atletica, corporea, vigorosa molto vicina ad una prestazione acrobatica ma anche ricca di contaminazioni di hip-hop, di floorwork non così distanti dai principi del balletto contemporaneo. All’inizio la performance non risulta di facile intuizione e può capitare al pubblico di perdersi nella narrazione coreografica.
Successivamente la suggestiva “New Creation” assume nuove e più interessanti forme ed innegabilmente emerge il talento di questi nove giovani atleti di cui due ragazze che assolutamente hanno tenuto sempre bene il palco senza essere troppo oscurate dai colleghi maschi. Tutti i ballerini – abiti larghi, comodi e a piedi solo dei calzini neri (all’inizio alcuni di loro indossavano sneakers scure) – grazie ad un fisico statuario e una presenza scenica incredibile danzano, saltano e fluttuano sul palcoscenico. Ogni tanto spicca qualche verticale trattenuta per diversi secondi, passi a due veloci e diverse prese. Molte delle acrobazie eseguite in dinamica e in velocità catturano più di una volta l’attenzione dello spettatore.
È affascinante pensare quanto lavoro ci sia dietro ad un singolo passaggio, un salto o una presa e poi riflettere sulla facilità da parte dei danzatori di eseguirlo in scena più volte. Infatti un buon lavoro da parte di un ballerino è quello di far leggere il movimento nascondendo però tutta la fatica che c’è dietro. Un lungo applauso ha accompagnato l’entrata sul palco dei nove performer ciò sta a significare che per la seconda volta Bruno Beltrão insieme alla sua compagnia brasiliana Grupo de Rua ha convinto il pubblico romano.
È sempre un viaggio interessante quello che il balletto contemporaneo evoca attraverso le sue mille sfaccettature. A volte non c’è bisogno di comprendere ogni singolo passo è importante anche soffermarsi, come in questa occasione, sull’armonia d’insieme che questo gruppo sprigiona con o in assenza di musica. È un talento prezioso che non si può non ammirare.
Articolo del
19/11/2022 -
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