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Regia e adattamento di Paolo Valerio
"Il mercante di Venezia" - Ancona, Teatro Delle Muse - 18/11/2022
2022
di
Marco Sonaglia
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Dopo il grande successo di "Mine vaganti" torna la prosa alle Muse di Ancona, questa volta con "Il mercante di Venezia" un classico di William Shakespeare e del teatro mondiale.
L'opera rappresentata per la prima volta a Londra nel 1598 sembra un trattato sull'umanità tracciato dal conflitto fra amicizia e amore, il potere del denaro, la lealtà e la giustizia. Il testo tradotto da Masolino D'Amico è stato ridotto e adattato dal regista Paolo Valerio. Le scene cupe e gelide di Maria Crisolini Malatesta, con un muro nero di mattoni apribile e diviso in varie altezze, vengono illuminate dalle suggestive e raffinate luci di Gigi Saccomandi. Gli eleganti abiti seicenteschi di Stefano Nicolao e le intriganti musiche di Antonio Di Pofi tratteggiano efficacemente la vicenda. Gli attori rimangono in scena ai lati del palco e con i movimenti curati da Monica Codena diventano parte della narrazione a volte suonando e cantando, altre volte per esigenze più manuali.
Franco Branciaroli nella parte dell'ebreo Shylock domina il palcoscenico e aggiunge un ennesimo importante personaggio nella sua straordinaria carriera. L'attore sempre attento alla parola scenica ci offre un personaggio mosso da un desiderio di vendetta per gli insulti ed il disprezzo subiti tratteggiato però da un impatto meno drammatico, anzi più sarcastico, ironico, a tratti persino comico. Un velo di malinconia viene sottolineato dalle parole del monologo al primo atto : «Non ha occhi un ebreo? Non ha mani, organi, statura, sensi, affetti, passioni? Non si nutre anche lui di cibo? Non sente anche lui le ferite? Non è soggetto anche lui ai malanni e sanato dalle medicine, scaldato e gelato anche lui dall'estate e dall'inverno come un cristiano? Se ci pungete non diamo sangue, noi? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate non moriamo?»
Il finale invece è tragicamente beffardo con una scena non scritta e voluta dal regista che strappa l'applauso e la risata del pubblico. Notevole anche il resto del cast a partire dagli ottimi Piergiorgio Fasolo (Antonio) e Francesco Migliaccio (Salerio/Doge) fino ad arrivare a Emanuele Fortunati (Solanio/Principe di Aaragona), Stefano Scandaletti (Bassanio), Lorenzo Guadalupi (Lorenzo) Giulio Cancelli (Graziano/Principe di Aaragona) . Menzione speciale per le splendide Valentina Violo (Porzia) e Dalia Reas (Nerissa) bravissime nelle loro rispettive parti in bilico tra grazia e leggerezza, ironia e arguzia. Oltre all'istrionico ed esuberante Mauro Malinverno (Lancillotto/Tubal) e alla notevole Mersila Sokoli (Jessica).
Uno spettacolo che ha catturato il numeroso pubblico presente in sala, che ha risposto calorosamente, in particolare a Branciaroli, ma anche al resto della compagnia. Prossimo spettacolo dal 1al 4 dicembre con "Qualcuno volò sul nido del cuculo" con la regia di Alessandro Gassmann.
Articolo del
21/11/2022 -
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