IL PITTORE DI CADAVERI
di Mark Borkowsky traduzione e adattamento Eveline Iavarone ed Enrico Maria Lamanna regia Enrico Maria Lamanna con Ornella Muti, Maurizio Tesei, Roberto Negri, Francesco Sechi, Cecilia Guzzardi, Barbara Marzoli, Gianmario Cucinelli. musiche originali Pino Donaggio aiuto regia Augusto Casella assistente alla regia Mattia Cosentino scene Clelio Alfinito disegno luci Pietro Sperduti costumi Francesca Romana Scudiero Prodotto da Cinemax in collaborazione con Panart Produzioni. ( Teatro Rossini- Civitanova Marche 07 gennaio 2023)
Secondo appuntamento per la stagione di prosa al teatro Rossini di Civitanova Marche. In scena "il pittore di cadaveri" di Mark Borkowski.
Una storia poetica di riscatto personale che ha come protagonisti l’artista Edward Vitavich e Teresa, di cui il pittore dovrà fare il ritratto. Edward Vitavich è un artista apprezzato per la sua capacità di stupire e ravvivare le piatte vite borghesi dei suoi estimatori.
Già tormentato da una dipendenza da alcol e farmaci, viene arrestato mentre tenta di trafugare le spoglie del padre, che intende sottrarre per farne parte integrante di un’opera d’arte. Liberato su cauzione, affronta una crisi artistica ed esistenziale. Ed è a quel punto che giunge inaspettata la proposta di un ricco committente di realizzare il ritratto di sua moglie, già̀estimatrice dell’artista, per sublimare in eterno la bellezza dei suoi anni fecondi. Vitavich è inizialmente contrario non essendo un ritrattista e non lavorando su commissione.
Sarà il suo agente a premere affinché́ incontri il committente e accetti a malincuore l’incarico. Ma Teresa, la donna del ritratto, non bussa alla sua porta per posare. Arriva immobile in una cassa, senza vita. Edward dovrà idratarla, vestirla e agghindarla affinché recuperi le fattezze impresse nei ricordi di suo marito. Affacciata alla soglia di una porta, immobile nella penombra, ossessionerà l’artista e i suoi sogni, sino al momento in cui prenderà parola. La donna, non si è mai fatta ritrarre o fotografare. È restia a concedersi. Un patto inizia così a legarli per ogni sua richiesta assecondata, lei gli donerà un colore. Componendo la tavolozza del pittore, Teresa restituirà all’artista quanto a lei è stato negato: la libertà, la speranza, la fiducia di poter generare un’altra vita.
Il regista Enrico Maria Lamanna imposta molto bene lo spettacolo che ha un ritmo coinvolgente, come fosse un film con tanto di titoli di testa e di coda sottolineati dalle romantiche musiche di Pino Donaggio. Clelio Alfinito cura le scene e con dei piccoli cambi veloci riesce a caratterizzare gli ambienti illuminati dal suggestivo disegni luci di Pietro Sperduti. L'opera di Borkowsky è un dramma sull'umanità e tocca varie tematiche. Il protagonista principale è il pittore Edward Vitavich interpretato dal bravissimo Maurizio Tesei. L'attore scolpisce in maniera convincente l'anima tormentata dell'artista, capace però di ritrovare sentimenti che sembravano perduti.
Ornella Muti è Teresa, il personaggio più umano, più vivo e più sensibile dell'opera. Una donna che ha subito violenze sia fisiche, che psicologiche e ha inseguito per tutta la vita il suo desiderio di maternità.
Anche lei sempre delicata, dona la giusta dolcezza al personaggio, grazie anche alla sua voce avvolgente e alla leggiadria scenica. Cecilia Guzzardi è una splendida Drusilla molto sensuale e irruenta. Si rivelerà invece una donna fragile, con un dramma interiore pesante come un macigno. Perfettamente a proprio agio Roberto Negri nella parte dell'impresario, carico di quella pungente ironia tipicamente yiddish e Francesco Sechi in quella dell'aristocratico Pepper.
Completavano il cast i convincenti Barbara Marzoli (l'infermiera) e Gianmario Cucinelli ( maggiordomo di Pepper). Nonostante le difficoltà dovute a vari incidenti tecnici come l'allarme di una porta di sicurezza e l'improvviso arresto dei microfoni, lo spettacolo ha ricevuto parecchi applausi, grazie anche all'originalità della storia e alla bellezza del suo messaggio.
Articolo del
10/01/2023 -
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