La Vita Davanti a Sé dal romanzo La Vie Devant Soi (1975) di Romain Gary (Emile Ajar) Regia e riduzione Silvio Orlando Direzione musicale Simone Campa Musiche curate da Simone Campa Scene Roberto Crea Disegno luci Valerio Peroni Produzione Cardellino srl con Silvio Orlando Ensamble dell’Orchestra Terra Madre Roby Avena fisarmonica Simone Campa chitarra battente, tamburi etnici, glockenspiel, rullante, kalimba, klangschalen, effetti sonori Gianni Denitto sax contralto, clarinetto Cheikh Fall kora, voce e djembe
(Teatro Persiani-Recanati 7 marzo 2023)
Ancora grande prosa al teatro Persiani di Recanati, in scena Silvio Orlando con lo spettacolo "La vita davanti a sé", tratto dal romanzo "La Vie devant soi" dello scrittore francese Romain Gary, scritto sotto lo pseudonimo di Émile Ajar nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977. La storia racconta di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Le scene di Roberto Crea ricreano la casa a sei piani dove vive il protagonista, intorno un senso di abbandono con una poltrona, un ombrello bizzarro e poco altro, il tutto illuminato dal raffinato disegno luci di Valerio Peroni così suggestivo ed efficace. Silvio Orlando adatta, riduce e dirige lo spettacolo sulle sue grandi capacità attoriali. Oltre al protagonista , interpreta anche gli altri personaggi, cambiando le voci, giocando sapientemente con una grandissima mica facciale e nella ricerca dei gesti . E lo fa con leggerezza, ironia, tenerezza, comicità e commozione. Poi c'è la musica dell' Ensamble dell’Orchestra Terra Madre, curata da Simone Campa (chitarra battente, tamburi etnici, glockenspiel, ullante, kalimba, klangschalen, effetti sonori) con Roby Avena ( fisarmonica), Gianni Denitto (sax contralto, clarinetto) Cheikh Fall (kora,voce e djembe), perfetta per sottolineare la cosmopolia della storia tra sonorità kletmer, atmosfere francesi e ritmi africani. L'opera di Romain Gary è di grande attualità .Racconta di emarginazione, solitudine, tocca temi importanti come la solidarietà tra religioni e culture diverse, il rispetto per gli ultimi, la capacità di amare e di accogliere. A fine spettacolo un grandissimo successo ha accolto Orlando e i musici, che hanno regalato una serie di bis strumentali, dove l'attore ha ripreso un vecchio amore di gioventù, il flauto traverso. Serata ricca di emozioni, che si possono racchiudere in quelle ultime e quanto mai significative parole: "Bisogna voler bene”.
Articolo del
09/03/2023 -
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