Al Lauro Rossi di Macerata la prosa ritorna al contemporaneo con lo spettacolo "L'uomo più crudele del mondo" scritto e diretto dal giovane e bravo Davide Sacco. Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Paul Veres è seduto alla sua scrivania, è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato. Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega.“
Le scene di Luigi Sacco ricreano il capannone con le pareti nere, i vetri opachi e illuminato dalle luci fioche, fredde e asettiche di Andrea Pistoia . Il testo di Davide Sacco è crudo, cinico e mette in evidenzia tutto il marcio della società. Scritto a pennello per i due attori che lo rendono ancora più vero e incisivo.
Lino Guanciale è perfetto nella parte di Paul Veres, spietato uomo d'affari.
Si vede la sua solida esperienza teatrale con un'interpretazione di alto livello, dove l'attore cesella con maestria le sfaccettature del suo personaggio, la sua latente ambiguità con un continuo cambio di registri vocali, senza cadere mai in toni sguagliati.
Francesco Montanari all'inizio è un timido giornalista, quasi una semplice spalla. Poi il suo personaggio cresce e diventa un ottimo antagonista, facilmente malleabile e nello stesso tempo una faccia della stessa medaglia.
Il ritmo dello spettacolo è incalzante con uno scambio di dialoghi serrati tra istinto e ragione, tra morale e senso di giustizia, con molta fisicità, fiumi di alcool, colpi di pistola tra le note di "Shine on you crazy diamond" dei Pink Floyd e il delirante balletto a passo di sirtaki (Theodorakis con "Zorba il greco") in un'atmosfera cupa dalle tinte dark.
Guanciale conduce Montanari in un vortice senza ritorno, una discesa agli inferi inquietante e quanto mai drammatica con un finale totalmente inaspettato che scava nei lati oscuri più nascosti. Un trionfo di applausi a fine recita, merito di una straordinaria complicità tra i due attori al servizio di un teatro che parla dello spirito umano, dove purtroppo la grandezza, lascia il posto alla miseria.
"L'uomo più crudele del mondo" testo e regia Davide Sacco con Lino Guanciale, Francesco Montanari scene Luigi Sacco luci Andrea Pistoia organizzazione Ilaria Ceci Produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, LVF, Teatro Manini di Narni
Articolo del
14/03/2023 -
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