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Cirque du Soleil
"Kurios - Cabinet of Curiosities"
Roma - Tor di Quinto
14/04/2023
di
Riccardo Rossi
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Esiste un’esibizione per l’uomo ed una per ciò che ne veste con discrezione l’abito? Quale è il confine tra realtà e immaginazione? Con “Kurios - Cabinet of Curiosities” il Cirque du Soleil torna in Italia dopo la cancellazione degli eventi previsti nel 2020, 2021 e 2022 a cui poi era seguita la bancarotta e, in seguito, la ricapitalizzazione dell’impresa (lo spettacolo sarà a Roma sino al 29 aprile e poi a Milano a Piazzale Cuoco dal 10 maggio al 25 giugno 2023).
Kurios vede l’impresa d’entertainment, fondata a Montreal nel 1984, esplorare il potenziale creativo dell’essere umano con la poetica, la spettacolarità e l’umorismo che da sempre si alternano come facce di una stessa medaglia all’interno dei loro show. Sotto le tende striate di blue e giallo dell’Under The Grand Chapiteau il quotidiano lentamente sfuma nell’incoscienza. Al suo posto, ancor prima dell’inizio dello spettacolo vero e proprio, cominciano a vivere e a muoversi personaggi di un sogno dimenticato. Robot dalle parvenze umanoidi, aviatori perduti seduti in cima ai piloni che sorreggono il tendone intenti a lanciare aeroplanini di carta sugli spettatori, strambi scienziati nell’atto d’accendere sedie con il moto di una bicicletta.
Arrivata l’oscurità momentanea dell’inizio, i cuori palpitano e la fantasia si prepara a trovare un comodo giaciglio. Perché il Cirque du Soleil è magia e meraviglia ad ogni cambio di scenografia, negli innumerevoli costumi e coreografie in cui i colori sposano la profonda bellezza delle musiche, nei volti e nei gesti che accennano parole e azioni tra gli artisti appena al di fuori delle luci di scena. Laddove il fuoco arde al centro, tra evoluzioni di corpi in cielo e torri speculari fatte di sedie che si incontrano a mezz’aria.
Impossibilitati ad avvolgere con lo sguardo ogni cosa, ci si ritrova sazi di ogni granello di vita che l’anima di questo spettacolo getta nella nostra piccola e fragile clessidra interiore. Consci di ciò, il consiglio ultimo non può che essere quello di non perdere l’opportunità che il Cirque offre di oltrepassare la linea gialla del reale per approdare in un reame di bellezza, malinconia, sorrisi, occhi spalancati all’insu e certezze abbandonate.
Fuori, il mondo può attendere.
Articolo del
16/04/2023 -
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