PRIMA NAZIONALE
Arturo Cirillo
FERDINANDO
Di Annibale Ruccello
Con Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo, Arturo Cirillo, Riccardo Ciccarelli Scene Dario Gessati Costumi Gianluca Falaschi Musiche Francesco De Melis Luci Paolo Manti Regia Arturo Cirillo regista collaboratore Roberto Capasso assistente alla regia Luciano Dell’Aglio produzione MARCHE TEATRO, Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini (Teatro delle Muse-Ancona 27 ottobre 2023) La tanto attesa stagione di prosa alle Muse di Ancona è finalmente cominciata, con il suo corposo e sempre interessante cartellone. Si comincia con una nuova produzione, che proprio nel capoluogo marchigiano approda come prima nazionale.
Stiamo parlando di "Ferdinando", capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello, scritto nel 1985 e proposto con la regia di Arturo Cirillo. Ruccello morto giovanissimo nel 1986 è stato un autore importante per il teatro italiano dialettale e Cirillo si riavvicina al maestro dopo i successi con "Le cinque rose di Jennifer" e "L’ereditiera" (Premio Ubu). Agosto 1870: il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa borbonica Donna Clotilde nella sua villa vesuviana si è “ammalata” di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione. A fare da infermiera all’ipocondriaca nobildonna è Gesualda, cugina povera e inacidita dal nubilato, ma segreta amante di Don Catellino, prete di famiglia corrotto e vizioso. I giorni passano tutti uguali, tra pasticche, decotti, rancori e bugie.
A sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo di un sedicenne dalla bellezza efebica che, rimasto orfano, viene mandato a vivere da Donna Clotilde, di cui risulta essere un lontano nipote. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchi delitti. Le scene di Dario Gessati sono cupe, illuminate dalle luci "caravaggesche" di Paolo Manti. Un drappo porpora scende dall'alto, insieme ad un lampadario, al centro troviamo un grande letto e pochi altri oggetti. I personaggi restano quasi sempre in scena, al buio si vestono e rivestono dei loro abiti scuri e austeri curati da Gianluca Falaschi , il tutto sottolineato dalle musiche di Francesco De Melis che riecheggiano sacralità attraverso un organo e malinconia con il pianoforte.
Sabrina Scuccimarra nella parte di Donna Clotilde giganteggia e domina il palcoscenico. La sua interpretazione è straordinaria, capace di passare dal crudo cinismo alla disperata solitudine, con momenti di follia, di comicità e altri persino dolci e malinconici. Grande gestualità e un uso sapiente della voce. Non è da meno Anna Rita Vitolo con la sua Donna Gesualda. Bravissima nel tratteggiare un personaggio succube della baronessa e desiderosa di un riscatto. Anche lei si muove a proprio agio nella lingua napoletana. Arturo Cirillo si ritaglia il ruolo di Don Catello, che venne interpretato dallo stesso Ruccello. Gli calza a pennello la figura di un prete ambiguo, viscido, smanioso di potere e avido di sesso.
Riccardo Ciccarelli è giovane attore con interessanti qualità. Il suo è un Ferdinando energico, che mostra senza inibizioni il suo fisico scultoreo, apollineo, perfetto per incarnare l'oggetto del desiderio. Cirillo con la maestria di chi conosce bene la materia teatrale ( non a caso è fresco di vincita del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per la Stagione 2023 come attore e regista) riesce a valorizzare quest'opera così particolare. Quasi un dramma dell'abbandono, dalle tinte borghesi, con una umanità lacerata, tra dolorosi ricordi, inganni e un'ossessiva ricerca di amore. A fine recita grande successo per uno spettacolo che ha tenuto il pubblico fermo e attento per oltre due ore, merito dell'altissimo livello della compagnia.
Mi sembra doveroso aggiungere un ulteriore plauso a Marche Teatro, che fa sempre scelte azzeccate, di rilevante interesse culturale, sia sugli artisti, che sugli spettacoli che produce. Prossimo appuntamento dal 2 al 5 novembre con "Coppia aperta quasi spalancata" di Dario Fo e Franca Rame, interpretato da Chiara Francini e Alessandro Federico.
Articolo del
31/10/2023 -
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