LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni regia Antonio Latella con Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo, Valentino Villa dramaturg Linda Dalisi scene Annelisa Zaccheria costumi Graziella Pepe musiche e suono Franco Visioli luci Simone De Angelis assistente alla regia Marco Corsucci assistente alla regia volontario Giammarco Pignatiello produzione Teatro Stabile dell’Umbria
(Teatro Lauro Rossi-Macerata 21 novembre 2023)
"La locandiera" è il secondo titolo della stagione di prosa del teatro Lauro Rossi di Macerata. Scritta nel 1752 da Carlo Goldoni, è una commedia in tre atti, diventata un classico. La storia si incentra sulle vicende di Mirandolina, un'attraente e astuta giovane donna che possiede a Firenze una locanda ereditata dal padre e la amministra con l'aiuto del cameriere Fabrizio. Antonio Latella è un regista sempre attento e sperimentale. In questo nuovo spettacolo riduce a due gli atti e sceglie la lingua italiana, senza uso del dialetto.
Partendo da riferimenti importanti come Café Müller di Pina Bausch o Massimo Castri , Latella sottolinea la modernità delle tematiche toccate in quest'opera, dove una protagonista femminile sconfigge l' universo maschile, annienta l'aristocrazia e fa una scelta politica come quella di scegliere il suo servitore come marito, insomma per dirla con le parole di una canzone popolare "Sebben che siamo donne, paura non abbiamo, abbiamo delle belle buone lingue e ben ci difendiamo".
Le scene di Annelisa Zaccheria ricreano un ambiente con uno sfondo in legno chiaro con intarsi settecenteschi, invece la cucina è ultra moderna con tanto di forno a microonde, una sgargiante pentola rossa e una curiosa pedana, dove spesso entrano gli attori.
Le luci di Simone De Angelis sono dei forti neon che in alcuni momenti diventano più caldi e avvolgenti, i costumi di Graziella Pepe sono contemporanei e a volte bizzarri, le musiche di Franco Visioli si muovono tra momenti malinconici, sinfonici e jazz. Sonia Bergamasco è una splendida Mirandolina, lontana dai consueti atteggiamenti civettuoli. La sua è un'interpretazione molto intensa, tutta giocata sulla psicologia, sul corpo e con un uso sapiente del registro vocale che le permette di descrivere ogni minimo stato d'animo. Ennesima conferma di un talento straordinario, una delle migliori attrici del teatro italiano.
Molto efficaci, con momenti di riuscita simpatia sono Giovanni Franzoni (Il marchese di Forlipopoli) e Francesco Manetti ( il conte d’Albafiorita), i due pretendenti lacerati d'amore per Mirandolina. Ludovico Fededegni tratteggia un ottimo e misogino cavaliere di Ripafratta, con a seguito il suo fedele servitore interpretato da Gabriele Pestilli. Marta Cortellazzo Wiel è perfetta nel ruolo di Ortensia, una recitazione di alto livello (come si nota nella scena dell'orgasmo) , la affianca Marta Pizzigallo, anche lei bravissima nella parte di Dejanira.
Completa il cast Valentino Villa, un brillante e scalpitante servo Fabrizio, in attesa di coronare il suo sogno d'amore. Uno spettacolo ben curato, che riesce a donare una nuova luce e una nuova forza ad un'opera senza tempo. A fine recita grandi applausi per tutta l'affiatata e vincente compagnia. Prossimo appuntamento 9 e 10 dicembre con "Romeo e Giulietta, l'amore è saltimbanco", soggetto originale e regia Marco Zoppello.
Articolo del
24/11/2023 -
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