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ARCADE FIRE – ‘Year of the Snake’
Composto da 10 nuove tracce e della durata di 42 minuti, ”Pink Elephant” è prodotto da Win Butler, Régine Chassagne e Daniel Lanois. Se ascoltato nella sua interezza, “Pink Elephant” invita l'ascoltatore a un'odissea sonora – una ricerca della vita – che esiste nella percezione dell'individuo, una meditazione sia sull'oscurità che sulla luce, sulla bellezza interiore. Gli strati di questa epopea condensata si dispiegano per rivelare nuove dimensioni a ogni ascolto. Eccone un assaggio con il video di ’Year of the Snake’. Tracklist: 1. Open Your Heart or Die Trying 2. Pink Elephant 3. Year of the Snake 4. Circle of Trust 5. Alien Nation 6. Beyond Salvation 7. Ride or Die 8. I Love Her Shadow 9. She Cries Diamond Rain 10. Stuck In My Head
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Calibro 35 – ‘Reptile Struts’
Colpito da radiazioni atomiche, il ramarro si è trasformato in Godzilla. Da simbolo di rigenerazione a immagine di distruzione: un passo brevissimo e inquietantemente attuale. Il video di ’Reptile Strut’ è un vertiginoso mosaico (tele)visivo di footage, riprese della band in studio, inserti grafici e animazione, in cui la maestosità della mostruosa creatura – fra le più celebri invenzioni del cinema di fantascienza di tutti i tempi – è la traduzione visuale della maestosità musicale di una traccia dall’impronta jazz/rock, granitica e cangiante al tempo stesso, che gioca sulla straordinaria interazione fra i musicisti, sulla compattezza di basso e batteria, sulla chitarra funky, sulle evoluzioni dei fiati e sulla dimensione quasi onirica delle tastiere. “Il videoclip trasporta visivamente la forza musicale dei Calibro – la loro energia pura – traendo spunto da un secolo di trasformazione di Godzilla, per dimostrare come un simbolo del passato possa parlare chiaramente del presente. La ritmicità visiva muove fisicamente il suono nello spazio, distrugge le illusioni, le percezioni, i livelli di consapevolezza. Attraverso l'esperienza trascendente della musica ci ricolleghiamo all'energia della Forza Vitale nella speranza di manifestare una nuova realtà” sottolinea l’autore Matteo Castiglioni a proposito di un video, fortemente segnato da estetiche del cinema degli anni ’60 e ’70, che gioca in senso post moderno con la decostruzione e la ricontestualizzazione degli immaginari.
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Oreto - Something Of You
Nuova release per Stefano Oreto, musicista e autore nato a Roma ma residente da molti anni a Londra. Dopo un'esperienza nel giro dei Blockheads di Ian Dury e Chaz Jankel, al ritorno in Italia Oreto per qualche anno ha lavorato nel mondo del cinema, anche come regista di film e documentari, di cui ha scritto egli stesso la musica. Successivamente, di nuovo a Londra, ha dato vita al duo neo-punk The Big Boh, molto attivo nella scena dei pub della capitale inglese. Negli ultimi 5 anni, da solista ha pubblicato diversi singoli, tra cui lo strumentale "Ballad For A Miracle", divenuto molto popolare durante la pandemia. "Something Of You", anch'esso interamente strumentale, è il nuovo singolo: un brano riflessivo, piano-based, che evoca sensazioni in linea con un malinconico, piovigginoso inverno londinese. Il video è anch'esso "by Oreto".
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FireAid LA Benefit Concert
Giovedì 30 gennaio un'impressionante formazione di musicisti si è riunita per una buona causa.Tra le tante star: Billie Eilish, Pink, Katy Perry, Nirvana, Dr Dre, Rod Stewart, Billy Joel, Red Hot Chili Peppers, Olivia Rodrigo, Earth, Wind & Fire, Gracie Abrams, Joni Mitchell, Lady Gaga, Sting, Stevie Nicks e Tate McRae. Due concerti, collettivamente denominati FireAid, sono iniziati al Kia Forum e all'Intuit Dome nella città di Inglewood a Los Angeles per sostenere gli sforzi di soccorso in seg
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SIMONA MOLINARI – ‘Believer’
Simona Molinari è una delle artiste più stimate del panorama musicale italiano. Cantautrice pop-jazz di grande eleganza, è riuscita a distinguersi per la sua cifra stilistica unica. Negli ultimi mesi ha iniziato a collaborare con alcuni produttori e colleghi che stima, più in linea con la sua nuova visione della musica e che oggi le appartiene di più. Si inserisce in quest’ottica ‘Believer’ una rivisitazione di Simona Molinari con Four On Six e la produzione di Pisk del celebre brano degli Imagine Dragons. Nel video si evince come la musica riesca ad unire linguaggi molto diversi anche quando sembrano distanti: la vocalità passa dal registro jazzato a quello rappato, e a quello melodico e drammatico; gli strumenti acustici si fondono con la musica elettronica; il mondo retró si inserisce nel mondo urban. Il tutto mettendo in scena le luci e le ombre degli uomini in continua lotta tra i propri opposti. “Qualche anno fa, per la precisione in pandemia, conobbi i Four on Six online e ci divertimmo a creare e suonare a distanza adattamenti e cover” racconta Simona Molinari “Quando ho chiesto a Fausto (il leader della band) di provare a registrare una versione manouche di Believer, credo abbia provato un brivido lungo la schiena, ma non si è tirato indietro, tornando da me con una versione stupenda, il cui video ebbe diversi milioni di visualizzazioni. Successivamente quel brano è stato notato da Pisk e dall’etichetta FreshlySqueezed. È nata così l’idea di creare un mix del brano in versione electro. Il risultato è un connubio perfetto e tutte queste figure messe insieme dimostrano come possano convivere generi, stili e vedute diverse” prosegue Simona “Il suono che cerchi lo trovi facendo esperimenti e collaborazioni. Ma quando un esperimento riesce particolarmente bene e sei soddisfatto, perché lasciare che resti solo un esperimento?”
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SQUID – ‘Building 650’
Il quintetto Inglese art rock degli Squid esce il 7 di febbraio 2025 con il nuovo album ”Cowards” via Warp Records. Nove storie i cui protagonisti sono personaggi reali e immaginari che si tuffano nell'oceano oscuro tra giusto e sbagliato e sono alle prese con culti, carisma e apatia. ’Building 650’ arriva con un video diretto dal collaboratore di lunga data Felix Geen che ha girato il video in Giappone insieme ai registi locali Daisuke Hasegawa e Kuya Tatsujo. "Per questa sceneggiatura, ho pensato fosse necessario incorporare non solo l'ispirazione dal romanzo (In The Miso Soup) ma anche scene del Giappone contemporaneo", dice Kuya. "L'ondata di tecnologia è travolgente, e un intenso senso di paura, guidato dal bisogno di interagire con gli altri, avvolge la città. In mezzo a questo, credo di essere stato in grado di rappresentare i giovani che lottano per vivere e il paesaggio della città." Geen spiega: "Sento che l'intero video è stato molto ben combinato con il tocco umano aggiunto da Daisuke e Kuya. Mi sono divertito con le foto della città estese e decostruite, e tutto è stato riportato a terra e messo a terra dal grezzo e naturale lavoro di film 8mm da loro."
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