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GIORGIO POI – “Schegge Reworks” EP
Esce oggi, a sorpresa, sulle piattaforme digitali ”Schegge Reworks”, il nuovo Ep di Giorgio Poi per Bomba Dischi/Sony Music. “Ho chiesto a 4 artisti che amo di rimettere mano ad alcune canzoni di “Schegge” - racconta Giorgio. Non ho dato indicazioni precise, poteva essere un remix, una specie di cover, o una rilavorazione di altro tipo. La cosa interessante per me era che le canzoni passassero attraverso il filtro della loro sensibilità e del loro gusto. Nell’ascoltare i brani man mano che arrivavano, ho scoperto delle nuove angolazioni che ovviamente non avevo mai considerato, e ogni volta è stata una sorpresa e un regalo”. . Così ’Faccianuvola’, uno dei nomi più interessanti della nuova musica italiana, si è divertito a giocare con il ‘pezzo in levare’ di “Schegge”, ’Giochi di gambe’, dandogli un nuovo vestito rhytm oriented e pieno di groove. A suggellare il rapporto privilegiato che Giorgio ha con la Francia, ’Les jeux sont faits’ diventa una vera e propria scheggia house lanciata sul dancefloor nel remix di Contrecouer che incarna perfettamente l’anima french touch della producer francese; lo svizzero - francese Muddy Monk invece, ha spogliato della sua “classicità” Tutta la terra finisce in mare, per rivestirla con abiti glo-fi e trasformarla in una perla di pop ipnagogico. ’Nelle tue piscine’, infine, rimaneggiata da okgiorgio, capofila della nuova scena elettronica italiana, diventa un inno indietronic, in cui il loop della chitarra e i bassi guidano la canzone dentro un labirinto downtempo.
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HOWLING BELLS – ‘Chimera’
Gli Howling Bells hanno recentemente annunciato l’uscita di ”Strange Life”, il loro primo album dopo più di 12 anni, prevista per il 13 febbraio 2026 via Nude Records, e in questi giorni hanno pubblicato un nuovo brano dell’album, ’Chimera’. Juanita spiega: “Chimera è una parola strana. Significa alcune cose diverse e curiose; in questo contesto, però, la uso per indicare qualcosa di assurdo, irraggiungibile, una fantasia. A volte, questo è il tipo di rapporto che abbiamo con la musica. Questa canzone parla della mia esperienza come musicista, nel sopravvivere agli alti e bassi perpetui di questo mondo. Ma se sei abbastanza fortunato, hai qualcuno che riesce a tagliare il rumore di fondo e ad aiutarti a capire che la fantasia è metà della gioia. Che il desiderio fa parte del viaggio e che i traguardi che raggiungiamo lungo la strada hanno un profondo significato. In sostanza, Chimera è una canzone sulla speranza e sull’abbandonare il controllo”. Sin dagli esordi, con il loro acclamato album di debutto omonimo pubblicato nel 2006, la cantante/chitarrista Juanita Stein, suo fratello e chitarrista Joel Stein e il batterista Glenn Moule sono sempre stato un’anomalia rispetto ai canoni del panorama indie britannico. Potrebbero essersi trasferiti dall’altra parte del mondo inseguendo sogni che presto sono diventati realtà, suonando al tour dell’NME e poi negli stadi come supporter dei Coldplay, mentre raccoglievano consensi dalle frange più autorevoli della stampa musicale. Nel corso degli anni alcuni membri sono andati e venuti, ma l’ipnotico indie rock degli Howling Bells si è sempre distinto dalla massa, riflettendo la solidità della loro unione.
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GORILLAZ - The God of Lying ft. IDLES
È online il video di ’The God of Lying’, il nuovo singolo dei Gorillaz che vede la band ‘virtuale’ di Damon Albarn unire le forze con gli IDLES, punta di diamante della scena post-punk britannica. Una collaborazione che non nasce per caso e mette assieme il pop mutante e satirico dei Gorillaz con l’attitudine cruda e senza filtri del gruppo di Joe Talbot. Il video, fedele al DNA dei Gorillaz, torna all’immaginario iconico e corrosivo del collettivo di Jamie Hewlett: animazione, distopia, simbolismi e una critica diretta alla cultura della disinformazione e della manipolazione digitale. Ritmo serrato, immagini d’impatto e una narrazione visiva che colpisce più della provocazione verbale. Sul fronte sonoro, ‘The God of Lying’ mette in dialogo la matrice electro-pop dei Gorillaz con la furia post-punk degli IDLES: beat sintetici, cori corrosivi e un’energia che alterna groove e caos controllato. Un ritorno in grande stile, che conferma la capacità dei Gorillaz di reinventarsi scegliendo compagni di viaggio capaci di amplificarne la vocazione critica. “The God of Lying” non è solo un nuovo singolo: è un manifesto contro l’inganno contemporaneo — e il video lo rende impossibile da ignorare.
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Massimo Coppola torna con il podcast “Ventanni che non esco”
A più di vent’anni da brand:new, il programma di culto che aveva contribuito a ridefinire la cultura pop televisiva di MTV, Massimo Coppola torna a parlare al suo pubblico con un nuovo progetto: il podcast ”Ventanni che non esco”. Una produzione OnePodcast, disponibile su tutte le principali piattaforme, che segna il ritorno di una delle voci più originali e ironiche della comunicazione italiana. Nel suo stile inconfondibile, Coppola costruisce ogni episodio come un piccolo viaggio nella contemporaneità: riflessioni personali, frammenti di attualità, incursioni nella musica e nella cultura pop, con quello sguardo laterale e dissacrante che lo ha sempre contraddistinto. Fin dalla prima puntata, i temi affrontati spaziano da Gaza ai confini, dalla trap al capitalismo, restituendo un ritratto vivido e spesso spiazzante del nostro tempo. “Ventanni che non esco” è un podcast che unisce profondità e leggerezza, alternando momenti di pensiero critico a passaggi più intimi e autobiografici. Un progetto che non si limita al formato audio, ma si apre anche alla dimensione video, confermando la capacità di Coppola di muoversi con naturalezza tra linguaggi e media diversi. Un ritorno atteso, che piacerà non solo a chi ricorda l’epoca d’oro di MTV, ma anche a chi oggi cerca una voce capace di raccontare la complessità del presente con intelligenza, ironia e un pizzico di disincanto.
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DREAM THEATER – ‘Bend The Clock’
Con l'imminente tour negli Stati Uniti che prenderà il via questa settimana, i DREAM THEATER, titani del progressive metal e vincitori di un GRAMMY®, pubblicano il video del brano ’Bend The Clock’. Il brano è tratto dal sedicesimo album in studio della band, "Parasomnia", che ha sbancato le classifiche e dimostra che l'iconica formazione composta da James LaBrie [voce], John Petrucci [chitarra], John Myung [basso], Jordan Rudess [tastiere] e Mike Portnoy [batteria] non ha perso un colpo. La canzone ha un ritmo più lento, con un messaggio emotivo di LaBrie e un indimenticabile assolo di chitarra di Petrucci, che è destinato a diventare uno dei pezzi forti del loro imminente tour. Il video musicale della canzone è un inquietante racconto diretto da Erez Bader.
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SPARKS – ‘Porcupine’
Ron e Russell Mael pubblicano il primo EP della loro illustre carriera. «Non volendo che la Mad!ness finisse e incoraggiati dalla reazione fenomenale a MAD!, ci siamo ritirati in fretta ma con intensità in studio per registrare una prima volta assoluta per gli Sparks: un EP» racconta la band. «MADDER!, un compagno di quattro brani dell’album, è per chi non è ancora MAD! abbastanza. Speriamo che queste nuove canzoni vi portino in un luogo ancora più MADDER!». ”MADDER!” uscirà il 3 ottobre, anche se le copie fisiche – CD, vinile nero e picture disc – saranno disponibili per i fan già durante il tour nordamericano degli Sparks a settembre. Il primo singolo tratto dall’EP, ’Porcupine’, racconta la fascinazione di un uomo per una donna che possiede una personalità pungente. «She’s a porcupine», canta Russell. Una metafora o qualcosa di più inquietante?. Gli altri brani dell’EP sono ’Fantasize’, ‘Mess Up’ e ’They’, che proseguono nello spirito pionieristico di “MAD!” e Il recente tour europeo degli Sparks, con la consueta eclettica selezione del repertorio dei fratelli Mael, accompagnata da una produzione spettacolare, è stato un successo assoluto.
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