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Houndmouth - Sedona
La band di New Albany (Indiana) Houndmouth ha confermato per il 17 marzo l’uscita del nuovo album ”Little Neon Limelight” su etichetta Rough Trade. Il seguito del loro "quasi perfetto" “NPR Music” album di debutto - che li ha portati ad esibirsi in grandi show come Letterman, Conan, CBS This Morning, e in tour con gli Alabama Shakes, i Lumineers e altri - 'Little Neon Limelight' è stato registrato a Nashville con il produttore Dave Cobb (Sturgill Simpson). E’ già stata confermata la loro esibizione al Bonnaroo, al SXSW, e all’Hangout Festival, e un tour da headliner in Nord America per il mese prossimo. Le 11 nuove canzone originali di “Little Neon Limelight mescolano le loro tipiche armonie a quattro parti, il grintoso rock sincopato dei loro live e una maggiore disinvoltura in studio. «Sono cresciuto molto dal nostro primo disco», riflette il frontman Matt Myers (chitarra/voce), e aggiunge, «l'ispirazione cade vicino alla sforzo di capire esattamente che cosa significa essere un uomo, figuriamoci un artista». Il primo singolo estratto dal nuovo album è la canzone “Sedona”, il cui video è stato girato vicino a Joshua Tree e diretto da Naomi Yang (Neutral Milk Hotel).
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Mew – Satellites
Dopo una pausa piuttosto Iunga tornano i noisemeisters danesi MEW con un nuovo album, '+ -' (pronunciato plus minus) che verrà pubblicato da Play It Again Sam il 28 aprile 2015. La passione dei MEW per i titoli enigmatici continua con '+ -' , il loro precedente album del 2009 si intitolava “No More Stories Are Told Today, I’m Sorry They Washed Away // No More Stories, The World is Grey, I’m Tired, Let’s Wash Away”. Registrato a Copenhagen, prodotto da Michael Beinhorn e dai MEW e mixato da Rich Costey, '+ -' vede la partecipazione del chitarrista dei Bloc Party Russell Lissack nel brano “My Complications”. Il primo singolo estratto dall'album, “Satellites”, è accompagnato da un video che attinge alla parte più accessibile della band pur mantenendo il loro distorto e meravigliosamente bizzarro 'turbolento dream pop'.
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Santo Barbaro – Cosmonauta
Uno sguardo che dice parole, una ruota panoramica che gira lenta, uno spazio solitario. Tutto per chiedersi "Con chi ballano i cosmonauti?". E' il nuovo video dei Santo Barbaro, “Cosmonauta”. Il clip è stato girato dalla videomaker Chiara Marinelli ed è il secondo singolo tratto da “Geografia Di Un Corpo”, ultimo lavoro della band romagnola uscito lo scorso novembre su etichetta diNotte Records. «L'idea del pezzo» – racconta Pieralberto Valli dei Santo Barbaro – «nasce dalla storia, vera o presunta, dei cosmonauti sovietici dispersi nello spazio durante la guerra fredda nella corsa alla Luna. Non si tratta però di un pezzo sullo spazio, ma sul senso di solitudine, di inevitabile lontananza, di impossibilità di comunicazione proprio della vita sulla Terra. Ed è questo il senso del video, firmato da Chiara Marinelli: una claustrofobia di parole che non riesce a farsi spazio nel mondo». L'uscita del video di “Cosmonauta” anticipa anche la ripartenza del tour dei Santo Barbaro, dopo le prime date “ad assetto variabile” delle scorse settimane, con la formazione che muta da sei a due elementi a seconda delle occasioni. I primi due appuntamenti saranno il 6 febbraio all'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare Milano e il 13 febbraio all'Ex Macello di Gambettola (FC).
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Courtney Barnett - Pedestrian At Best
Il 24 marzo uscirà “Sometimes I Sit and Think, and Sometimes I Just Sit”, l’album di debutto di Courtney Barnett. Registrato nell’autunno del 2014, durante un’intensa sessione di 10 giorni negli studi Head Gap di Melbourne, l’album finalmente mette a fuoco la visione tagliente di Courtney e affila come un coltello la sua ironia, le sue melodie sono più contagiose e coinvolgenti che mai e consolida la sua nomea come una delle voci più interessanti dell’indie rock; capace di combinare argute e spesso esilaranti osservazioni con devastanti autoanalisi in un affascinante insieme di canzoni. Nel primo impetuoso singolo, “Pedestrian At Best”, Courtney gira la lente abbagliante del microscopio su se stessa, lasciandosi andare ad un monologo interiore, fitto di rime tortuose, battute e autoironia, mentre riflette sulla natura effimera del successo e quello che accadrà o non accadrà dopo («Devo confessare che ho fatto un casino di quello che dovrebbe essere un piccolo successo, ma sto divagando. Almeno ho fatto del mio meglio… credo»). Il video di Charlie Ford è ideato dalla stessa Barnett che interpreta il ruolo di un clown depresso e incompetente, che vaga solitario in un luna-park.
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Jesse Malin - Addicted
Jesse Malin torna a quasi cinque anni dall'ultimo lavoro in studio “Love It To Life” con il nuovo album ”New York Before The War”, in uscita il 31 marzo 2015 via One Little Indian con distribuzione Audioglobe. Anticipato a gennaio dal singolo ”Addicted”, che ne riflette atmosfera e tematiche, il disco rappresenta un punto di svolta per il cantautore statunitense, una gara con sé stesso per rivoluzionare il proprio sound pur mantenendolo legato al repertorio passato. Come racconta lo stesso Jesse Malin, «“volevo registrare un disco che racchiudesse tutto ciò che ho fatto finora, ma volevo anche sfidarmi dal punto di vista sonoro e ritmico. Non solo: il mio obiettivo era creare una sorta di colonna sonora per tutte le battaglie che combattiamo nell'apatia di questi tempi». Prodotto tra il Magic Shop ed i Flux Studios di NYC dallo stesso Jesse Malin con il supporto di Brian Thorn (David Bowie, Coldplay, Suzanne Vega), “New York Before The War” vanta la partecipazione di ospiti stellari come il chitarrista Wayne Kramer e l'ex-REM Peter Buck.
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All We Are - Stone
Il 3 febbraio 2015 Domino pubblica l'omonimo album di debutto del trio, con sede a Liverpool, All We Are. La copertina dell'album è stata disegnata dall’artista Leif Podhajsky. Gli All We Are sono una band ‘mondiale’ composta dall’irlandese Richard 'O Flynn (batteria, voce), la norvegese Guro Gikling (basso, voce) e dal brasiliano Luis Santos (chitarra, voce), che si sono incontrati all'università di Liverpool. Scritto inizialmente in una baita nelle isolate montagne norvegesi, sviluppato in un cottage isolato nel Galles del Nord, l'album è stato perfezionato e finito nel loro studio in una scuola abbandonata a Liverpool. E poi registrato a Londra con il produttore Dan Carey (Bat For Lashes, M.I.A, Hot Chip). In totale democrazia, la band scrive insieme tutta la musica e i testi. Ispirato da un amore condiviso per hip-hop e soul, Guro chiama il loro suono "boogie psichedelico". Nato da lunghe nottate, sognanti melodie, morbide psichedelie e splendidi disco groove, questo è il vorticoso suono degli All We Are. Del video che accompagna “Stone” la band ha dichiarato: «la solitudine insita nel brano è rappresentata da filmati del nostro sistema solare presi dalla NASA che vogliono ricordarci che siamo tutti soli e distanti su questo puntino azzurro».
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