BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli,
recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
-
|
JACK BRAIN – ‘I Want To Be An Insect’
”Designing Chaos” è il decimo disco del progetto solista di Giacomo "Jack" Casile, "Jack Brain", ideato nel 2015 con il desiderio di rendere personale un sound che di base si rifaceva all'alternative rock e al grunge degli anni '90. Il nuovo lavoro si pone come la summa delle varie esperienze musicali accumulate negli anni e delle varie influenze che si sono susseguite nel percorso artistico. Le atmosfere jazz e progressive si scontrano con quelle industrial e alternative rock generando un sound ricco di simbiotici contrasti: da una parte notturno e atmosferico, dall'altro meccanicizzato e aggressivo. Due anime differenti quindi, che si incontrano in un puzzle intricato e complesso dai toni dark e introspettivi ma anche con un pizzico di sarcastica ironia. Tra le varie influenze possiamo ritrovare: i Faith no more di "King for a day", Mingus di "The Clown", Radiohead di "Kid A", David Bowie di "Outside" e l'industrial di progetti come My life with thrill kill kult e NIN, per citarne alcune. Tutto il disco è stato come al solito registrato, composto e suonato da Jack Brain e per la prima volta anche il lavoro di mixing e mastering è stato realizzato completamente dal musicista calabrese.
|
|
-
|
THE REDS, PINKS & PURPLES – ‘Your Worst Song is Your Greatest Hit’
I THE REDS, PINKS & PURPLES tra le più interessanti realtà shoegaze americane contemporanee pubblicheranno il nuovo album ”Unwishing Well” il 12 Aprile. I The Reds, Pinks & Purples sono la band di Glenn Donaldson, figura di spicco dell’underground indie-rock della Bay Area californiana. I suoi album pubblicati con Tough Love sono fenomeni di culto e i suoi tour europei vanno sold out così velocemente da attirare le invidie di act ben più noti e strutturati del suo. “Unwishing Well” si muove nella direzione dei precedenti album, shoegaze melodico, basato su un songwriting e un sound riconoscibili tra mille. Siamo al nono album in 5 anni e le canzoni incredibili di Glenn riescono a stupire e soddisfare il pubblico anche con due album all’anno.
|
|
-
|
OMNI – ‘INTL Waters’
Il 16 febbraio 2024 il trio di Atlanta Omni ha pubblicato ”Souvenir”, il suo quarto album e il secondo per Sub Pop, disponibile in tutto il mondo su CD/LP/DSP. “Souvenir” vede il chitarrista Frankie Broyles, il cantante/bassista Philip Frobos e il batterista Chris Yonker convertire il loro carburante creativo in canzoni taglienti e trainanti. Ogni brano è un'unità compatta che sta in piedi da sola, riflettendo il tempo e il luogo in cui è stato creato. Dopo il singolo di debutto, "Exacto"(https://www.youtube.com/watch?v=JFYKBkTLYLY), arriva il dinamico duetto "Plastic Pyramid (feat. Izzy Glaudini degli Automatic)", un brano pieno di colpi di scena, un viaggio a sé stante. Diretto da Zach Pyles, "Plastic Pyramid" vede la partecipazione di Frobos, Broyles, Yonker e Glaudini in questo video in stile televendita (https://www.youtube.com/watch?v=yk4ap-VDayg). Ora la band ha fatto uscire il nuovo singolo in stile graphic motion ‘INTL Waters’.
|
|
-
|
ASTREL K – ‘'Darkness At Noon'
”The Foreign Department” è il secondo album solista di Astrel K, lo svedese-londinese Rhys Edwards, leader degli Ulrika Spacek (tra le band di punta di casa Tough Love). La magia kraut-psych-rock degli Ulrika Spacek è magari distante nel suono ma non nella creatività di Astrel K, con un album ispirato al sound dei Mercury Rev di ‘Deserters’ Songs’ e alle atmosfere e liriche di ‘Death of A Ladies Man’ di Leonard Cohen, è una raccolta dal suono caldo, i testi sono intricati e nevrotici, ma la musica combina il contrasto tra malinconica euforia. E’ un documento di vita in transizione che parte da Londra alla ricerca di una relazione, per arrivare tra le case di Stoccolma quando quella relazione decennale si è poi improvvisamente dissolta. In effetti, la diffusione, la dissoluzione e la ricostituzione sembrano pietre di paragone appropriate per i suoi temi ricorrenti. Scritte nel flusso dei due stati emotivi le undici tracce risultanti sono arrivate a rappresentare una ricerca precognitiva di un'identità mutevole e con essa la formazione di un cambio biografico involontario. È encomiabile e in qualche modo significativo che durante questo cambiamento, Edwards in qualche modo sia approdato al suo lavoro più realizzato e originale. Edwards ha arruolato una gamma di artisti per dare vita alle mini-sinfonie che si stavano formando nella sua testa. Forse è inevitabile che un album scritto affrontando le conseguenze dell’essere soli finisca per fossilizzarsi attorno al processo di unire le persone. Nonostante tutte le sue origini travagliate, “The Foreign Department” è una raccolta dal suono straordinariamente caldo.
|
|
-
|
FLIP TOP HEAD – ‘Intro 98’ / ‘1st July 2006’
Celebrando le date del loro tour europeo di debutto, i Flip Top Head, sette elementi dei Brighton, inaugurano il 2024 con una doppia uscita ’Intro 98 / 1st July 2006’" uscito il 31 gennaio tramite l'etichetta cult londinese Blitzcat Records (C Turtle, PLAY DEAD, Kyoto Kyoto). Una cascata di post-rock e indie-folk e con drammi lirici avvincenti dove mistero, disgiunzione, potenza e fragilità si scontrano con l’incedere di fiati e paesaggi sonori cavernosi. ‘1st July 2006’ ”è stato composto in una notte con una bottiglia di whisky accanto e ‘Songs of Love and Hate’ di Cohen in ripetizione sul giradischi" anticipato dall'uscita di ’Intro '98’. Il brano è il primo che la band ha scritto insieme ed esplora con le sue varie voci, le difficoltà di un nuovo inizio e la ricerca di autenticità, come spiega la stessa cantante Bowie Bartlett: “Il testo introduttivo è stato originariamente utilizzato in una vecchia canzone, ‘Screaming Joe’, in cui si parla di possedere, indossare e rovinare il cappotto di una persona cara scomparsa. Non suoniamo più quella canzone ma riportiamo la vita di ‘Screaming Joe’ in ‘Intro 98’. I testi di Bertie sono arrivati come un riflesso dei movimenti, della paura e dell'ansia di iniziare un nuovo progetto; incamerare il nuovo equilibrio dinamico musicale e lo spostamento di ruoli e idee per creare qualcosa di nuovo – in senso positivo. Riguarda anche le mie difficoltà su come proiettare un’immagine di individualità pur mantenendo la fiducia e la verità in me stessa”.
|
|
-
|
BIG SCENIC NOWHERE - ‘The Waydown’
Nuovo album della "super-band" dei BIG SCENIC NOWHERE featuring membri dei Fu Manchu, Yawning Man, Mos Generator, Spiritual Beggars and Reeves Gabrels from The Cure/David Bowie. Chiunque abbia familiarità con i termini "Stoner Rock" o "Desert Rock" avrà sicuramente sentito i nomi FU MANCHU o YAWNING MAN, sebbene stilisticamente diverse, entrambe le band occupano uno status leggendario. Il suono solare, stratosferico, culto del fuzz di FU MANCHU e il ritardo ambientale etereo di YAWNING MAN non sono mai stati incrociati fino ad ora. Queste registrazioni risalgono al 2021, quando I BIG SCENIC NOWHERE hanno suonato al Joshua Tree e dice Bob Balch”mentre eravamo tutti nello stesso posto (Tony il cantante vive a circa 20 ore di distanza) abbiamo pensato che avremmo dovuto passare due giorni a improvvisare in studio. Il nostro solito modo di registrare è quello di suonare liberamente e poi modificare quelle jam in canzoni successive. La canzone ’The Way Down’ è stata l'ultima jam di quella sessione. Stavamo per fare le valigie e Tony Reed ha iniziato a suonare il riff principale. A volte è tutto ciò che serve per immergersi in una jam di 25 minuti”.
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|