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Trans Europe Express
Indaghiamo da vicino il vivo sangue di una scena tutta fiorentina con due artisti che ho vissuto assai da vicino. Il primo ospite è Marco Cantini. ”Zero Moltiplica Tutto” è questo quarto disco personale dentro cui si sprigiona un suono vivo, verace, ripreso sostanzialmente dal vivo da una corona di musici davvero importante. Il rock è un contorno timido, la letteratura, la storia, la parola impegnata è un cuore pulsante, un centro. Il disincanto verso un futuro poco luminoso, una storia che parte da quel '77 bolognese raccontato dal suo disco ”Siamo Noi Quelli Che Aspettavamo” e che giunge ora ad un epilogo probabilmente, di sicuro ad una consapevolezza. Parleremo di canzone d'autore, parleremo di musica impegnata e impegnativa. Segue l’incontro con Massimiliano Larocca, amico di lunga data, artista di cui ho potuto assaporare da vicino una personalissima evoluzione di suono e di forma con cui ha vestito una parola e una canzone sempre densa di vedute internazionali, sporche di terra, di spiritualità... di piccole cose. Parleremo di questo nuovo disco ”Dàimòn” uscito per Santeria Records/La Chute Dischi/Audioglobe, secondo capitolo di quella che il suo produttore Hugo Race definisce "trilogia toscana". Sono visioni altre, distopiche, definitive ma anche di rinascita e di luce. Dischi e artisti simili sono davvero il segno di una rinascita da queste macerie.
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ALSOGOOD – “Elsewhere”
Nato a Reggio Calabria e di stanza a Milano, Alsogood è nel novero dei nuovi producer/musicisti italiani che da alcuni anni sperimentano nelle intersezioni tra jazz, hip-hop ed elettronica. Fondatore del trio Figùra (insieme al bassista Emanuele Triglia, già vincitore del David di Donatello 2023, e al pianista Alessandro Pollio), e con numerose collaborazioni internazionali già all’attivo (Illa J, Maro, Melodiesinfonie, Brainorchestra, etc.), “Elsewhere” è il suo nuovo LP, in uscita il 19.01.24 per Island Records/Universal Music Italia. “Elsewhere” è una profonda riflessione, ispirata anche ad artisti come Sun Ra, sul nuovo viaggio che ci attende dopo l'esperienza della materia vivente. Sul fronte musicale, la ricerca di questo orizzonte non può che prender forma attraverso l’adozione di un linguaggio sonoro che sposta più in là i confini dei generi di partenza del bagaglio sonoro di Alsogood, il jazz e l'hip-hop. A coronare il valore del disco partecipano musicisti internazionali di culto, come DJ Harrison, polistrumentista e produttore già in nomination ai Grammy Awards, affiliato alla storica label losangelina Stones Throw e componente della punk/jazz band Butcher Brown, il leggendario e compianto Ivan “Mamao” Conti, batterista brasiliano fondatore dell’iconica jazz-band degli Azymuth, e il talento italiano expat in UK di Maria Chiara Argirò (Innovative Leisure).
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CANE SULLA LUNA – “Automi”
’Automi’ è il nuovo singolo di Cane Sulla Luna e ultimo tassello di avvicinamento all’album d’esordio in uscita venerdì 15 dicembre per Blackcandy Produzioni con il contributo di Nuovoimaie. Cane Sulla Luna, progetto cantautorale di Nicola Pressi, nasce nel 2019 cominciando da subito a suonare dal vivo, prediligendo formazioni ridotte e sonorità electro-folk, e facendo convivere suoni di chitarre acustiche, cori vocali e pianoforti con sintetizzatori e drum machine. Poi arriva la collaborazione artistica con Daniele “Mafio” Tortora (Daniele Silvestri, Max Gazzè, Afterhours, Diodato) che ha prodotto l’album lavorando in studio con musicisti come Fabio Rondanini, Daniele Fiaschi, Gabriele Lazzarotti, Duilio Galioto, Valerio Vigliar, Adriano Viterbini che suonano nel disco. “Automi” è un flusso sonoro in continua ascesa, un brano dalle atmosfere mistiche e sacre, come se fosse stato suonato e cantato in una cattedrale, e che abbraccia, allo stesso tempo, armonie pop leggere, senza però diventare superficiale o ridondante. Siamo tutti affetti da una specie di “morbo” del lieto fine, sin da piccoli veniamo immersi in questa enorme proiezione collettiva, dalle favole che ci vengono raccontate, rigorosamente a lieto fine, fino alle promesse turbo-capitaliste dalle quali veniamo cullati. "Automi" vuole provare a strappare un velo, a rompere questa proiezione egoica sostituendola con una sorta di fede in una nostra evoluzione spirituale.
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THE TIBBS - ‘Ain't It Funny’
La soul band olandese The Tibbs presenta ’Keep It to Yourself’, l’atteso nuovo album in uscita su LP, CD e in digitale il prossimo 26 gennaio sull’etichetta milanese Record Kicks e disponibile in pre-order sul sito della label recordkicks.com e su Bandcamp. Il primo singolo del nuovo album è ’’Ain't It Funny', in uscita oggi sulle piattaforme digitali. Per la band ‘Ain't It Funny’ è "un brano sul senso di impotenza. Certi problemi mondiali sembrano troppo grandi per essere affrontati da soli e questo può farci sentire piccoli. Le scelte che compiamo nella nostra vita quotidiana hanno realmente un impatto sul quadro generale?". Prodotto da Paul Willemsen (Michelle David & The True-Tones) e masterizzato a Nashville dal veterano del soul Bob Olhsson, già responsabile negli anni d’oro di numerose hit della Motown, il nuovo album “Keep It to Yourself” è il terzo lavoro in studio del gruppo. L’album contiene 12 nuovi brani, che ci riportano agli anni d’oro della musica funk e soul. The Tibbs sono guidati dalla carismatica voce della loro frontwoman Roxanne Hartog e sono supportati da una potente formazione di batteria, chitarra, basso, organo e una sezione di tre fiati, la band ha entusiasmato il pubblico con le sue esibizioni dal vivo sin dagli esordi nel 2012.
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NON VOGLIO CHE CLARA – “MACKAYE”
”MACKAYE” è il nuovo album dei NON VOGLIO CHE CLARA. Un disco composto, prodotto e curato interamente dalla band bellunese, che segna il suo ritorno sulle scene a distanza di 3 anni dal precedente “Superspleen vol.1”. «Uno sguardo rivolto al periodo della nostra tarda adolescenza: mi piace pensare sia un po' il nostro disco hardcore: diretto, conciso e resiliente» (Fabio De Min). Dieci tracce scritte in un lasso di tempo esteso e solo in seguito affidate agli strumenti, anticipate dal singolo ’Lucio’ (uscito a fine ottobre), entrato a far parte della colonna sonora de “Il compleanno di Enrico”, film di Francesco Sossai presentato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Quinzaine de Cinéastes e vincitore dell’International Film Award al Festival Curtas Vila do Conde. «So guidare a fari spenti come Lucio» svela il terzo Caronte, in ordine di tracklist, di questo vagabondare in compagnia di Non voglio che Clara. Si tratta di Battisti, con un’evidente eco ad ‘Emozioni’. E se la canzone che dà il titolo all’intero lavoro, ’MacKaye’, è uno spiritual elettrico suonato su un cardiogramma imbizzarrito, che immortala in una foto immaginaria lo scenario delle magliette dei Misfits in vendita da OVS, «i figli che siamo stati e i padri che diventeremo», ad accompagnare gli ascoltatori in questo viaggio c’è anche ’Miles’, un brano che narra di adolescenza, noia e abbandono. Dove Miles è, chiaramente, Robert. Sì, proprio lui, quello di ‘Children’. Ma è un trip senza meta (anche) attraverso la storia e il vissuto degli ascoltatori, un rivivere i propri ricordi senza lasciar vincere la nostalgia sul presente. A questo proposito, Fabio De Min ha raccontato: «Confesso di essermi spesso sorpreso del disinvolto utilizzo del name-dropping nelle canzoni che passano alla radio, tanto da interrogarmi, durante la scrittura del disco, se il ricorrere alla medesima pratica non comportasse il rischio di cadere nel volgare. Alla fine, consci del fatto che le canzoni non diventano né peggiori né migliori se le chiami col nome di qualcuno più bravo di te, l’abbiamo fatto: abbiamo intitolato un brano ‘Miles’, uno Lucio’ e ‘MacKaye’ è diventata addirittura una dichiarazione di intenti prendendosi il titolo del disco. Non è nostalgia (che ne so io di cosa ne sanno i duemila? Andate a chiederlo direttamente a loro). Non è neanche la ruffianeria presuntuosa di un omaggio, ma piuttosto un’istantanea, fulminea, che arriva da lontano a suggerirci una chiave di lettura per ciò che ci è vicino, che giunge a ricordarci da dove proveniamo e che le idee talvolta ci appartengono, ma più spesso siamo noi ad appartenere loro». Dieci episodi che riconfermano la complessità e il fascino di un progetto che sembra non invecchiare mai.
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Trans Europe Express
Puntata di libri questa settimana. Primo ospite è Waletr Gatti. Carriera di lungo corso ampiamente dedita alla musica e alla comunicazione, è stato docente di scienza delle comunicazioni all’Università di Firenze, è tra i fondatori del Centro internazionale della Canzone d’autore dell’Università di Bologna, diverse le pubblicazioni a suo nome e oggi ci regala un'immersione direi quasi totale dentro la vita privata e professionale di un gigante, uno di quelli forse meno illuminato e riconosciuto di quel che doveva meritare. Parliamo di Claudio Rocchi e di questo bellissimo saggio dal titolo "Essenza. Vite di Claudio Rocchi" uscito per Caissa Editore. Musicista, ricercatore del suono e della forma, ma anche giornalista, conduttore radiofonico, immenso indagatore della dimensione spirituale che portava dentro ogni opera della sua vita. Un libro che oserei definire definitivo sul tema. E poi ritrovo l’amico, scrittore, giornalista, penna di grande eleganza. Donato Zoppo torna a scrivere ancora di Lucio Battisti e lo fa con un libro che sta riscuotendo grande attenzione uscito per Compagnia Editoriale Aliberti dal titolo evocativo e didascalico: "Lucio Battisti. Scrivi il tuo nome su qualcosa che vale". Indaghiamo per la prima volta quel disco “E gia” che segna la transizione di Battisti dall’era Mogol a quella di Panella. Iniziano gli anni ’80 e Zoppo ci regala una visione nuova di un Lucio nuovo, in piena trasformazione. Riconoscersi, riconoscere se stessi a prescindere dai cliché ormai vecchi. Rinnovamento. Un libro che mancava alla grande letteratura su uno dei cantautori eterni di questo bel paese.
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