Poesia, meraviglia, riflessione. Questo è “LA PANTERA DELLE NEVI”, il docu film di Marie Amiguet e Vincent Munier girato nel Tibet, con la colonna sonora originale composta da Warren Ellis con Nick Cave, arriva nelle sale italiane in primavera con Wanted Cinema! Intanto, dopo essere stato presentato in anteprima al Cannes Film Festival, entra in nomination ai César 2022, i premi più importanti del cinema francese e tra più ambiti del panorama europeo, per MIGLIOR COLONNA SONORA, MIGLIOR DOCUMENTARIO e MIGLIOR ESORDIO. Il film ha già incassato al botteghino francese, dalla sua uscita il 15 dicembre 2021, ben 3,8 milioni di dollari con 400.000 admissions (dati aggiornati al 23 gennaio) ed è quindi molto atteso anche in Italia! Molto più di un documentario, “La pantera delle nevi” è un film filosofico, che segue il celebre fotografo naturalista Vincent Munier e il romanziere e avventuriero Sylvain Tesson nel cuore degli altopiani tibetani, tra valli inesplorate e impervie, dove vive una fauna rara e nascosta agli occhi dei più. Vanta la colonna sonora originale composta da Warren Ellis con Nick Cave che hanno avvolto le immagini in un’atmosfera quasi mistica, tra i sussurri di Cave, il violino di Ellis, le note eleganti di pianoforte, gli archi minacciosi e le dolci linee dei fiati. Il singolo “We Are Not Alone” è già disponibile in digitale ed è accompagnato da un video con alcune immagini del film. “So, not everything was created for the human eye?” si chiede Tesson ammirando i paesaggi oltre i 5000 mt con picchi di 25° gradi sotto lo zero. Per diverse settimane Vincent Munier e Sylvain Tesson esploreranno queste valli alla ricerca di animali unici, cercando di avvistare la pantera delle nevi, uno dei grandi felini più rari e difficili da avvicinare. Più i giorni passano e più i due protagonisti entrano in contatto con la disarmante bellezza dell’universo, domandandosi quale sia il senso di ciò che li aspetta a casa al loro ritorno e quindi il posto dell’essere umano nel mondo. La stessa pantera delle nevi, sfuggente e maestosa, qui diventa il simbolo della natura incontaminata che non si interessa all’uomo, metafora di un mondo in pericolo che potremmo non essere più in grado di vedere nel giro di poche generazioni per le disastrose conseguenze degli interventi umani. Un docu film intriso di poesia, di immagini meravigliose e delle riflessioni di due uomini che, sulle montagne inesplorate del Tibet, entrano in contatto con il loro io più profondo
Articolo del
29/01/2022 -
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