Essere autentici, senza filtri sia sui social che nella vita vera, oggi è un atto rivoluzionario, un segno di grande coraggio che ci permette di essere liberi dal giudizio altrui. Di questo parla “Filtro”, il nuovo singolo di Giuliano Crupi, tra i più ispirati e autentici esponenti dell’attuale scena cantautorale italiana. Il brano, che è uscito venerdì 29 ottobre, pone l’accento sulla nostra fragilità in quanto esseri umani fallibili e vulnerabili e vuole sottolineare quanto ci renda liberi non camuffarci a tutti i costi mostrando in realtà chi non siamo. Domenico Capitani ha intervistato Giuliano in esclusive per Extra! Music Magazine
“Filtro”, il tuo nuovo singolo, è uscito da pochi giorni, com’è nato il brano? “Filtro” è nato subito dopo le prime riaperture post restrizioni Covid. Durante tutto il periodo della pandemia sono sempre stato accompagnato dalla musica e da mille riflessioni ma, nello stato di isolamento forzato in cui ci siamo trovati, non ho scritto quasi nulla perché la mia creatività e la mia ispirazione si nutrono di contatto, di occhi, di confronti, di abbracci, di connessioni umane, di storie. Dopo due settimane di ritorno alla vita, è nato “Filtro”, di getto. La prima canzone partorita dopo questo periodo assurdo in cui ho lavorato tantissimo su me stesso e, in modo silente e assente, ho riflettuto e osservato tantissimo.
Come si può raggiungere la libertà di essere autentici? È un percorso non facile ma possibilissimo. Bisogna lavorarci quotidianamente, con forza e coraggio mettendosi alla prova, mostrando a piccoli step la propria vulnerabilità, le proprie fragilità, i propri spigoli. Il timore alla base - che ci preclude la possibilità di essere autentici - è quello del giudizio altrui e dell’auto-giudizio limitante. Bisogna liberarsene o, quanto meno, non farsi condizionare la vita. La società odierna, soprattutto occidentale, si basa purtroppo sull’immagine, sull’estetica ed essere bombardati quotidianamente, non solo sui social, da modelli stereotipati di bellezza, quasi sempre fake e piena di filtri, induce inconsciamente le persone a voler raggiungere quel modello fittizio di bellezza e quello stile di vita non reale, pieno di buchi neri non ostentati. La libertà di essere autentici si acquisisce ascoltandosi, guardandosi nel profondo, seguendo i propri bisogni, abbandonando maschere e lavorando quotidianamente su se stessi.
Stai già pensando a nuove canzoni? Che stile avranno? Scrivo ogni volta che sento l’urgenza di dire qualcosa. Un nuovo singolo uscirà nella primavera del 2022 e sarà prodotto sempre da Francesco Valente, già produttore di “Filtro” ma mi piace stupirmi ogni volta, sperimentando suoni, ambienti e abiti musicali. La matrice comune però è l’emozione e la felicità che un brano deve darti con quegli abiti
Qual è il tuo sogno più grande in ambito musicale? Viaggiare facendo tantissimi concerti per incontrare le persone dal vivo, scambiarci occhi, emozioni, sorrisi, abbracci e soprattutto musica e scrivere anche per altri artisti solo come autore, cosa che ho cominciato a fare aprendo collaborazioni con altri artisti
La ripartenza della cultura e le riaperture dei locali e dei teatri: a che punto siamo e come vedi il prossimo futuro? Finalmente è stata approvata da poco la riapertura dei teatri e dei concerti al 100% della capienza ma è evidente a tutti che ci sono state non poche falle in merito. Il settore spettacolo durante il periodo Covid è stato quasi totalmente abbandonato e tantissimi addetti al settore, soprattutto dei live, hanno dovuto cambiare mestiere. Per quanto mi riguarda, cerco di essere positivo nella speranza che ritorni tutto alla normalità il prima possibile
Ok, grazie Giuliano, chiudi tu l’intervista come vuoi… Filtro è la voce per chi ha sofferto o sta soffrendo. Filtro è la voce per chi non si sente compreso. Filtro è la voce per chi si sente schiacciato dalle convenzioni sociali, dal lavoro precario, dalla vita frenetica a cui siamo arrivati, dai social che distanziano, dalle chat, dai "non posso sono troppo incasinato/a", dal poco tempo libero, dal non arrivare a fine mese, dai respiri affannati. Filtro è la voce di chi è stanco di perdersi la bellezza, di non cogliere un tramonto, di fingere, di indossare maschere per essere accettato e amato, dei "tanto non ci posso fare niente", delle relazioni volatili, delle sparizioni improvvise, delle lacrime trattenute, dalle ali tarpate. Filtro è la voce di ognuno di noi, di ogni essere umano che riconosce la condizione di fragilità come possibilità infinita di forza. Filtro è la tua voce attraverso la mia. Filtro è la nostra voce.
(la foto è di Marco Crupi)
Articolo del
05/11/2021 -
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