Luca Amoroso Luca Amoroso: un disco in vinile a corredo della sua rivoluzione di Domenico Capitani

Per ora ne sappiamo ancora poco ma devo dire che dal suo esordio con “Mondo perdona” ha sicuramente attivato i radar. Luca Amoroso anticipa tutto il suo prossimo lavoro con questo singolo dal titolo “Gli stessi giorni”: fame di libertà, rompere le attese, le abitudini, la confort zone è nel divenire. Una psichedelia d’autore interessante arredata di quel totale distacco dai cliché della forma e dell’estetica. Parliamo di rock nell’anima… quale che sia la forma. Da tenere d’occhio, restando alla porta. Ci occuperemo di questo disco se le premesse saranno soddisfatte.

La psichedelia e il post-rock. Queste le ossa del tuo scheletro. Da dove le hai raccolte? Da dove provieni musicalmente?
Da piccolo ero molto legato ai primi album due album dei Gorillaz e il primo album dei Kasabian. Poi ho scoperto i Beatles, mi sono subito affezionato all’album Sgt. Pepper. È diventato un mio canone di perfezione. Lo stesso è capitato con gli album dei Pink Floyd “Atom Heart Mother” e “The Wall”.
Queste sono le mie radici.

E l’indie pop digitale di oggi? In qualche modo ha inciso la tua ispirazione o sei stato attento ad evitarlo?
Non molto a dire la verità, non mi ispira molto.

Scommetto che questa domanda te la fanno in tanti. Un suono altamente prodotto perché si accompagna ad immagini assai amatoriali e di bassa qualità? Una contraddizione o una scelta artistica precisa?
Credo che le immagini debbano essere dirette e senza filtri così come la musica. Ho un’idea di fotografia molto diretta e appassionata. Si crea un rapporto più intimo con chi le guarda. Certo questo non significa che sono sprovvisto di immagini di qualità, qualunque cosa voglia dire…

Che rapporto hai con il futuro e con il passato?
Sono molto legato al mio passato. Dopo essere nato a Roma, a distanza di un mese ci siamo trasferiti con la mia famiglia in un paesino vicino a Pavia, Santa Giuletta, in Lombardia e assieme alle persone che ho trovato lì ho costruito qualcosa di molto bello che poi purtroppo è crollato quando mi sono trasferito a Roma a 8 anni. Conservo dei ricordi speciali della casa dove abitavo e di tutte le belle persone che mi hanno accompagnato in quel periodo.

E con la spiritualità? Esiste sempre un’allegoria che vagamente richiama la spiritualità, molto nelle liriche, meno nelle immagini. Sei d’accordo?
Si, in particolare in questo album le liriche sono molto cariche di significati spirituali dal momento che questo album è stato ispirato dalla lettura della Bibbia. Ci sarà un vero e proprio percorso spirituale dentro l’album, come quello percorso da Gesù. Anche le immagini della copertina e quella già uscita de “Gli Stessi Giorni” sono spirituali.

A quando il disco?
Non manca tantissimo… Articolo del  15/04/2024 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati