Le virgolette sono doverose visto che navighiamo a vista dentro tante derive possibili, derive di colore, di cultura, di geografia. Sono gli ERIN Collective che approdano al loro esordio dal titolo “Alternative Positive” per IRMA Records. Un disco dentro cui l’Africa si fa toccare con mano, dentro cui l’Europa fa capolino nelle forme, dentro cui il futuro sembra non avere voce in capitolo… piuttosto l’occhio guarda al passato di Fela Kuti e ad un certo modo di camminare scalzi a spasso per il mondo del popolo comune.
Quanti colori in questa immagine di copertina. L'Africa impera... perché? Beh innanzitutto ci teniamo a ringraziare Linda Cinnella, che ha messo a disposizione questo suo dipinto di cui ci siamo subito innamorati, sia il collettivo ERIN che IRMA e Sfera Cubica; questo ci ha consentito di uscire con una copertina originale ed inedita, sfuggendo a soluzioni più fredde ed impersonali, come l'intelligenza artificiale. Questo è solo uno dei suoi quadri che utilizzeremo, un altro sarà stampato su CD e vinili. Il mescolare i colori è senza dubbio un simbolo, un valore in cui ci riconosciamo a livello umano, culturale e musicale e gli ERIN collective nascono proprio così in un certo senso: siamo un collettivo di musicisti estremamente eterogeneo, con radici, età, percorsi, esperienze ed influenze differenti, ma accomunati da conoscenze, passioni e valori comuni, sul piano musicale e non solo. Senz'altro uno di questi denominatori comuni è l'Africa, come culla della maggior parte della musica che da sempre ognuno di noi ha studiato e suonato, dall'afrobeat al funky, dal jazz al soul, ma anche come simbolo di problematiche e lotte sociali tutt'ora estremamente attuali.
E di base come ci si spinge dentro certi scenari nonostante una cultura pop indie italiana assai ingombrante? Eh... Bella domanda! Prima di ogni cosa è importante riconoscere il valore di tutta la musica. La musica ci fa stare bene, ci fa riflettere, ci fa ballare, ma anche lottare e ogni suono ha la sua dignità. Detto ciò, è chiaro che ci siamo dovuti scontrare con l'evidenza: quello che facciamo non è mainstream... E va bene, così come va bene ciò che è mainstream! L'importante è rimanere fedeli a se stessi, continuare a lavorare sui propri contenuti e andare a scovare il pubblico che è interessato ad ascoltare il tuo messaggio e non mollare in questo senso. Noi abbiamo trovato prima di tutto i musicisti che hanno creduto nel progetto e che fanno parte del collettivo, gli ospiti che hanno suonato con noi, Sfera Cubica che ci ha preso sotto la sua ala come ufficio stampa, IRMA records che ci ha pubblicato come etichetta, il pubblico che balla ai nostri concerti e ora Capital, EXTRA! e tante altre realtà che si stanno interessando a questo disco. In Italia siamo pieni di buona musica e di ascoltatori curiosi e fino ad ora siamo molto soddisfatti di come vengono apprezzati i nostri brani! Vorremmo ringraziare anche DJ Mukambo che da Bruxelles sta diffondendo il nostro disco sui propri canali dedicati proprio all'afrobeat.
Devon Miles alla voce: una collaborazione che nasce come? la collaborazione con Devon Miles nasce insieme all'idea progetto che nel marzo 2022, sotto la regia iniziale di Gionata Lazzari, fa nascere gli "ERIN afrofunk", ora ERIN collective, con la produzione dell'LP Alternative Positive con Irma Records.La conoscenza tra Gionata e Devon è maturata non solo sui palchi da una precedente esperienza collaborazione con un altro gruppo afrofunk , ma anche a livello umano; si è poi trasformata nel tempo in una forte amicizia che ha visto Devon coinvolgersi nella scrittura dei 4 testi dei brani del primo EP "Same Blood" uscito a Febbraio 2022. C'era nel progetto chi aveva la necessità di costruire un collettivo con musicisti ed artisti che potessero sostenere un repertorio strumentale, ma anche cantato da Devon, visto che era centrato su sonorità afrobeat con sfumature funk. Devon Miles era l'artista e cantante adatto a questo progetto e a lui è piaciuto il lavoro. A maggio 2022, presso il Dumbo di Bologna, al nostro debutto ci fu un seguito da parte del pubblico e dei club musicali bolognesi e da quì è partito il nostro viaggio. Grazie Devon!
Anche il titolo è assai visionario: la vita è un susseguirsi di "alti e bassi"? Proprio così! la vita è un alternarsi di avvenimenti che non possiamo programmare e quindi vanno affrontati passo passo; Alternative positive da significato ai tutti i testi e alle musiche di questo LP che nei suoi contenuti parla di scelte da fare, di soluzioni e decisioni che si devono prendere durante la nostra vita per andare verso tutto ciò che è positivo. Ci sono momenti buoni da gustare nella vita ma anche difficoltà che arrivano all'improvviso, che non ti aspetti.... Ma tutto gira intorno a noi e questo va affrontato con questo spirito. Il brano Fela Chill (Kpata Kpata) canta questo spirito...dice che vogliamo andare verso ciò che è positivo... E Microcosmo, altro brano solo strumentale, ci dice con le sue armonie che l'alternanza e il movimento della musica ci fa girare come gli astri e il positivo deve dominare, deve ordinarci attraverso la nostra anima che ci rende parte del cosmo.
"Fela Chill (Kpata Kpata)": un omaggio come si deve? Questo brano nasce come omaggio a Fela Kuti, un nostro riferimento visto che il nostro stile guarda all'afrobeat degli anni '70 e ad alcuni suoi artisti come Fela Kuti Ebo Taylor, Tony Allen e ad altre sonorità provenienti in particolare dell'Africa. “Fela Chill (Kpata Kpata)” è un brano spirituale! Questo testo è uno dei quattro scritti da Devon Miles e ricorda a tutti noi che ce la possiamo fare, perché nella vita capita di cadere giù per poi rialzarsi. È il sorgere del sole che ci porta un giorno nuovo, ci apre occhi e cuore... Ed è lì che dobbiamo andare... Kpata Kpata — È fatta!
Articolo del
03/07/2024 -
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