Laureato in Archeologia e Storia dell’Arte, entrambe presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con due tesi sulla musica heavy metal e insegnante di Storia dell’Arte alle scuole superiori, Niccolò Pala ci offre in questa nuova pubblicazione, una interessante e inedita carrellata di storie e copertine che, in un modo o nell’altro, sono state segnate dall’intervento della censura.
La premessa dell’autore è lampante: “il successo sovente attira l’invidia; invidia che si può manifestare nelle più svariate forme: giudizi sommari e ingenerosi, critiche gratuite, denigrazione, allontanamento, negazione, censura. Quest’ultima coincide, dal punto di vista etimologico, con ciò che ha aperto il breve elenco delle conseguenze dell’invidia: nata come giudizio, spesso non richiesto, al giorno d’oggi è sinonimo di oscuramento, se non di (desiderata) eliminazione».
Il successo sovente attira l’invidia, che si può manifestare nelle più svariate forme: giudizi sommari e ingenerosi, critiche gratuite, denigrazione, allontanamento, negazione, censura. Quest’ultima, nata come giudizio spesso non richiesto, al giorno d’oggi è sinonimo di oscuramento, se non di (desiderata) eliminazione. Uno dei bersagli preferiti della censura è ovviamente l’arte e, in particolare, la musica: dal pop al rock, dal metal al rap, innumerevoli band e cantanti sono finiti nel mirino degli inquisitori benpensanti, vuoi per i loro atteggiamenti sopra le righe, vuoi per i testi espliciti.
Ma spesso non è nemmeno necessario mettere su un disco o leggere le parole delle canzoni, a volte per rimanere sconvolti basta un’occhiata alla copertina dell’album. Il libro si propone dunque come una carrellata di copertine censurate ai più celebri dischi della seconda metà del XX secolo: a partire da Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix e Led Zeppelin, passando per Michael Jackson, Prince, Bruce Springsteen, Queen e Pink Floyd, fino ad arrivare a Red Hot Chili Peppers, Nirvana, Ice Cube e Rage Against the Machine e spingendosi fino a Black Sabbath, Van Halen, Iron Maiden, Metallica e Guns N’ Roses, la descrizione dell’immagine e il racconto dei motivi della censura sono arricchiti da aneddoti e curiosità riguardanti il disco, le canzoni e gli artisti
Articolo del
06/05/2024 -
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