“Breviario del produttore artistico” di Corrado Rustici, edito da Volontè & Co (Milano, 2024), un libro sulla produzione musicale, apparentemente naif, ma in realtà di una grande profondità di pensiero, un libro che disvela la propria crucialità nella conclusione: qual è la differenza fra la creazione musicale di un prodotto artistico e la realizzazione di un semplice artefatto musicale?
L’autore, utilizzando come viatico l’intero testo, implicitamente propone al lettore una domanda ancora più profonda: cosa è arte e cosa non lo è? Lasciando intuire che, al di là delle definizioni, è arte ciò che procura un’emozione all’ascoltatore e, in senso più ampio se si guarda alla produzione artistica di tutti i tipi e non solo musicale, al fruitore dell’opera, all’osservatore.
Il lettore arriva da solo alla risposta, grazie al fatto che l’autore lo prende per mano, guidandolo attraverso una serie di capitoli dove si spiega qual è il ruolo del produttore musicale, come si organizza una produzione, quanto sia importante e misconosciuta la pre-produzione e infine la post-produzione, citando una serie di esempi in veste di aneddoti, ma in realtà perfettamente adeguati ai concetti che si vogliono illustrare.
Corrado Rustici, che come produttore ha lavorato con musicisti di calibro internazionale quali Andrea Bocelli, Claudio Baglioni, Elisa, Eric Clapton, Jeff Beck, Luciano Ligabue, Luciano Pavarotti, Pino Daniele, la PFM, Stewart Copeland, Zucchero Fornaciari, solo per citarne alcuni fra i tantissimi, utilizza la propria esperienza professionale per illustrare al lettore non solo aspetti sconosciuti della produzione musicale, ma anche modelli creativi da lui stesso affinati, come il “Push & Pull”, iniziato come esperimento in collaborazione con una neurologa, per poi divenire una vera e propria tecnica di produzione artistica.
Nel testo si apprezza quanto l’opera del produttore artistico, nell’intento di fornire al pubblico un risultato di alto livello, possa condizionare fortemente e positivamente l’artista stesso, non solo selezionando i pezzi da inserire nell’album e poi proponendo un ventaglio di arrangiamenti, ma addirittura, quando necessario, facendo cambiare all’artista la composizione della band, come accaduto nel caso di Luciano Ligabue e dell’album “Arrivederci, Mostro!”.
Il libro è anche una piccola storia della registrazione e di come questa tecnica sia andata evolvendo con il tempo, consentendo oggi cose che prima sarebbero state inimmaginabili, oltre che abbassare i costi a un livello tale da permettere, mantenendo comunque una buona qualità, l’auto-produzione.
Proprio su questo argomento, l’auto produzione, Corrado Rustici fornisce al musicista che voglia intraprendere questa strada, consigli indispensabili e basilari, tanto più qualificati pensando che l’autore non è solamente un produttore artistico, ma anche un musicista e come tale ha suonato con artisti di altissimo livello, fra i quali Aretha Franklin, Elton John, George Michael, Herbie Hancock, Miles Davis, Phil Collins, Whitney Houston, Michael Shrieve.
Un libro, fra l’altro prodotto su carta di qualità e con una rilegatura perfetta, snello ma denso di argomenti interessanti per i musicisti, che dopo aver illustrato tutti i temi relativi alla produzione musicale fornisce al lettore uno sguardo sulle possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, con riferimento all’ipotesi di creare autonomamente più arrangiamenti personali dei brani del proprio artista preferito.
Il testo vero e proprio è preceduto da un’appassionata prefazione di Narada Michael Walden, fratello spirituale dell’autore
Articolo del
08/11/2024 -
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