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Il primo luglio la rassegna musicale Roma incontra il Mondo a Villa Ada ha segnato l’incontro di due grandi personalità: Ginevra Di Marco e l’astrofisica Margherita Hack, ovvero una delle più belle voci del panorama musicale italiano ed una delle più importanti teste pensanti della nostra società.
La splendida cornice serale del parco capitolino ha fatto da sfondo allo spettacolo intitolato “L’Anima della terra (vista dalle stelle)”, sospeso tra sonorità mediterranee ed invettive civili. Sotto la direzione artistica di Francesco Magnelli, l’idea del progetto è quella di un viaggio alla riscoperta della storia e dei valori del patrimonio del mediterraneo le cui tappe intermedie sono delle canzoni tradizionali, divise in gruppi tematici quali immigrazione ed emigrazione, ricerca, globalizzazione, lavoro, corruzione, ruolo della donna nella nostra società. Musica e parole per raccontarci di quando eravamo noi, una volta, gli emigrati e di come trattiamo adesso gli immigrati; di come, in fin dei conti, non sia di certo cambiata la qualità della vita dell’uomo nel suo passaggio da contadino ad operaio; di come ogni forma di integralismo (religioso ed ateo) sia controproducente e di come l'unica soluzione sarebbe quella di vivere la religione nell’intimità delle nostre coscienze; dei tagli del nostro governo alla ricerca pura quando, invece, innovare sarebbe l’unica strategia possibile per un paese che volesse diventare realmente competitivo.
In un clima molto intimo e raccolto, fa piacere vedere un pubblico composto, principalmente, da giovani e da famiglie con bambini. Lo spettacolo a cui abbiamo assistito è stato rara bellezza. Le due toscane d.o.c. sembrano integrarsi a meraviglia, quasi appartenessero ad uno stesso spirito, in un’armoniosa alternanza in cui la melodia diviene riflessione e viceversa: Ginevra, con le sue magnifiche interpretazioni, ad infondere nuova luce ad alcune tra le canzoni popolari più belle della nostra tradizione, Margherita ad alternare ai brani commenti di approfondimento, puntualizzando i concetti, dall’alto della sua grande cultura e sensibilità, con la semplicità e la forza delle parole, il suo carisma e la sua contagiosa simpatia. A chiudere il cerchio c’è il prezioso accompagnamento in musica della band composta da Francesco Magnelli al piano e tastiere, Andrea Salvadori alla chitarra e Luca Ragazzo alla batteria.
Le canzoni sono come piccole grandi gemme dense di significati, valori e storia: Amara terra mia è un brano di Modugno sul tema del distacco e dell’immigrazione, Il crack delle banche è un pezzo di fine Ottocento sullo scandalo della Banca di Roma, amara similitudine sulla corruzione della nostra classe politica e dirigente. Gracias a la vida è un inno alla vita scritto dalla cilena Violeta Parra interpretato magistralmente da Ginevra. La malcontenta ci parla della condizione della donna con tanto di simpatico aneddoto della Hack di quando era una studentessa universitaria. La leggera è un canto tradizionale toscano che parla della povertà che avanza ricordando la condizione di vita degli operai che prendevano il trenino della leggera per andare a lavorare. Erano molto poveri e venivano così chiamati perché avevano sempre le tasche vuote.
Gli intermezzi di Margherita, imbeccata da Magnelli, instaurano un dialogo a cuore aperto col pubblico. Durante il brano La Malarazza, una esortazione a far valere i propri diritti attraverso il voto per cercare di cambiare lo stato delle cose (ma chi votare???), l’ottantottenne toscana si alza dalla sedia e arringa il pubblico con tanto di bastone durante il ritornello "tu ti lamenti, ma che ti lamenti? pigghia nu bastuni e tira fora li denti!". Vi sono riferimenti anche al glorioso ed indelebile periodo C.S.I e P.G.R con l’iniziale In viaggio, la splendida Montesole per terminare con un brano dedicato dalla band all’indomabile fanciullino di Margherita Hack: Come un bambino.
Musica, parole, risate e riflessioni per ridestare la nostra coscienza sociale ricordandoci chi siamo, da dove veniamo e quali strumenti abbiamo per cercare di migliorare i nostri destini.
SETLIST:
In viaggio Amara In maremma La leggera Fel share Il crack delle banche Malarazza Le figliole La malcontenta Gracias a la vida Montesole Come bambino
Articolo del
14/07/2010 -
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