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Il Mago della Chitarra è tornato. Venti anni dopo la data romana successiva al tour di Guitar Shop e a sette anni di distanza dal suo precedente album, Jeff Beck è di nuovo fra noi, e sono in molti gli appassionati che sono accorsi alla Cavea dell’Auditorium, trascurando gli altrettanto appetibili ZZ Top, malauguratamente in contemporanea.
A 66 anni compiuti Jeff Beck, la leggenda vivente della chitarra elettrica, l’unico vero successore di Jimi Hendrix, ricomincia daccapo: nuovo album, nuovo managament, nuovo gruppo e nuovo tour mondiale! Il disco è straordinario, come sempre, si intitola Emotion And Commotion, ed è uscito lo scorso aprile. La band che lo accompagna in concerto è di valore assoluto, come quella che aveva prima, e che abbiamo visto recentemente qui suonare con Herbie Hancock: la nuova line up si compone del pluripremiato musicista e produttore Narada Michael Walden alla batteria, della bravissima Rhonda Smith, (ex Prince) al basso e occasionalmente alla voce, e da Jason Rebello alle tastiere. Il vincitore del Grammy 2010 come migliore chitarrista non si lascia andare a saluti o a preamboli vuoti, parte subito alla grande ed esegue Eternity’s Breath e Stratus in rapida successione. Splendida anche Hammerhead, tratta dal nuovo album, mentre annichilisce la versione solo strumentale di People Get Ready, un classico che tutti ricordiamo con Rod Stewart alla voce. E invece Jeff Beck è talmente bravo che la sua chitarra non soltanto esegue alla perfezione la partitura solista, ma canta, si esprime, diventa umana, e tocca le corde più profonde dell’animo dei presenti. A parte qualche blues cantato dalle voce calda e aggressiva di Ronda Smith, anche il resto del concerto è solo strumentale, ma non annoia, non è mai scontato o stucchevole. Citazioni hendrixiane, lunghi blues elettrici, accenni funky e assoli decisamente più melodici intrattengono piacevolmente un pubblico estasiato, che và in delirio ogni volta che lui sfiora la chitarra. Fatta eccezione per l’esecuzione di Rollin’ & Tumblin, un classico blues di Muddy Waters, e di Brush With The Blues, il repertorio non è più quello dei tempi degli Yardbirds o del Jeff Beck Group, ma il suo talento è sempre eccelso ed il suo stile resta inimitabile. Jeff Beck alterna diverse chitarre nel corso della serata: una Fender bianca, una Stratocaster , una Telecaster, e poi anche una Gibson Les Paul, nel finale, quando esegue How High The Moon, dedicata allo stesso Les Paul, scomparso qualche anno fa, e suo amico personale.
Jeff Beck vive nel Sussex, in Inghilterra e - malgrado quello che possiamo pensare - non è un maniaco della chitarra elettrica: si dedica infatti ad altre cose nella vita come lavori di falegnameria, e collezionismo di auto d’epoca, ma quando torna ad imbracciare il suo strumento diventa un perfezionista, sicuro ed implacabile, che non sbaglia un colpo! Le toccanti note di A Day In The Life, cover del brano dei Beatles, destano nuovo stupore e meraviglia, allo stesso modo incanta la sua riedizione di Somewhere Over The Rainbow, ma il meglio deve ancora venire ed è rappresentato dalla sua riedizione di Nessun Dorma, la nota aria di Puccini.
Siamo in Italia, a Roma, e il suono della chitarra elettrica di Jeff Beck riesce a raggiungere il cuore di tutti i presenti, alcuni dei quali vengono spinti alle lacrime, e neanche se ne vergognano, ma le urlano verso il Cielo, come momento di intima soddisfazione. Se Dio suonasse la chitarra, lo farebbe come Jeff Beck, su questo non ci sono più dubbi!
SET LIST:
1. Eternity's Breath 2. Stratus 3. Led Boots 4. Hammerhead 5. Mna Na Eireann 6. People Get Ready 7. Rollin & Tumblin 8. Never Alone 9. Big Block 10. Somewhere Over the Rainbow 11. Blast 12. Angels 13. Dirty Mind 14. Brush With The Blues 15. Higher 16. A Day In The Life
Encore:
17. How High The Moon 18. Nessun Dorma
Articolo del
17/07/2010 -
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