|
Grande serata di heavy blues per la data romana di Gary Moore, chitarrista irlandese nativo di Belfast, che finora non si era mai esibito dal vivo da queste parti. La sua carriera è un qualcosa di davvero notevole, prima con i Colosseum II di John Hiseman, poi con i Thin Lizzy di Phil Lynott con cui collaborò spesso e volentieri anche dopo, durante la sua lunga carriera solista.
Un pezzo di storia, il lato più granitico e forte del Rock Blues di radici anni Settanta sale sul palco di Rock in Roma poco dopo le 22,00 davanti ad un pubblico non molto numeroso, ma caldo, costituito da veri appassionati! Accanto a lui Jon Noyce, al basso, Neil Carter, alle tastiere e alla seconda chitarra, e Darrin Mooney, alla batteria per un live set che si rivelerà da lì a poco formidabile, infarcito di blues. Gary Moore ha 58 anni, ma non ha alcuna intenzione di rinnegare il suo passato o di farsi da parte. Due anni fa ha pubblicato Bad For You Baby e adesso dal vivo riesce ancora a far vibrare la sua chitarra elettrica con la stessa voglia e con la stessa passione di un tempo. Brani come Over The Hills And Far Away e Blood Of Emeralds sono un tributo alle sue radici celtiche, mentre si rivelano addirittura esaltanti le esecuzioni di Military Man e di Out In The Fields, due brani scritti insieme al compianto Fhil Lynott, irlandese come lui, vocalist dei Thin Lizzy. Vere e proprie schegge di Hard Rock, dove la chitarra elettrica viene strofinata con brutalità assoluta e le liriche echeggiano tematiche antimilitaristiche, per un mondo fatto di uguaglianza e di giustizia, e non di parate militari! Anche i brani nuovi non deludono: Where Are You Now? è una slow ballad tinteggiata di blues, l’ideale per le incursioni sempre struggenti della chitarra elettrica di Gary Moore, mentre Days Of Heroes è una rock ballad più carica di ritmo, più sostenuta, che si rivela perfettamente in linea con tutta la sua produzione. Entrambi i brani non fanno parte del suo ultimo disco in studio, quindi c’è da credere che si tratti di gustose anticipazioni tratte da un nuovo album in fase di realizzazione. Molto toccante l’esecuzione di Empty Rooms, un vecchio successo, una love ballad indimenticabile con quel suo “empty rooms / where we learn to live without love” che ha segnato momenti importanti della nostra adolescenza, della nostra crescita come persone. Ecco un altro brano che non avevo mai ascoltato prima: Old Wild One, un gran bel pezzo, con la chitarra di Gary che canta con lui, che prende dimensioni umane, che ci fa sognare.
Il finale è tutto riservato ad un caldo tributo verso le sue radici Blues: Still Got The Blues e Walking By Myself, là dove il rhythm & blues si incontra con il rock and roll, là dove le nostre menti prendono il volo, ed è bello vedere fra il pubblico ragazzi estasiati che mimano il guitar work di Mr Moore, incantati da tanta bravura. Una breve pausa ed ecco che la band di Gary Moore ritorna sul palco per eseguire Parisienne Walkaways un’altra ballata struggente, un nuovo trionfo personale per questo irlandese romantico, melodioso e potente!
SET LIST:
1. Dunluce 2. Over the Hills and Far Away 3. Thunder Rising 4. Military Man 5. Days Of Heroes 6. Where are you now 7. So far away 8. Empty Rooms 9. Old Wild One 10. Blood of Emeralds 11. Out in the Fields 12. Still Got the Blues 13. Walking by Myself
Encore:
14. Parisienne Walkways
(La foto di Gary Moore in concerto a Roma è di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
09/08/2010 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|