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Messe da parte le vesti della “brava ragazza” e indossate quelle della rockettara, Carmen Consoli ha regalato uno spettacolo favoloso ai suoi fan, nella suggestiva atmosfera romana di Villa Ada, lo scorso 8 agosto. Inizio soft con la canzone tratta dal suo ultimo album “Elettra”, dal titolo “Ventudieciduemilatrenta” che dà il nome al suo tour. Il concerto di Carmen Consoli è stato un vortice di emozioni, adrenalina pura con scariche di rock, nostalgia, ma anche sonorità psichedeliche generate dai “tasti” di Mr. Andrea Pesce, produttore del tour. Dunque, incipit tenue per Carmen che ha, subito dopo, colorato il tono con reminiscenze rock pungenti, come quelle di “Fiori d’arancio”, per poi continuare il percorso memorabile della sua carriera con “Confusa e felice”, “Venere”, “Per niente stanca”, “Lingua a sonagli” e molte altre. La novità di questo concerto è stata la sperimentazione sonora e vocale che la Cantantessa ha voluto dare nell’ incontro dell’estate romana. Gli arrangiamenti di “Parole di burro”, ad esempio, riproposti in una versione tutta sperimentale, hanno rappresentato il preludio e la prova iconografica della sua anima innovativa, malleabile. Carmen ha dato il meglio di sé raggiungendo l’apoteosi nella sua performance con il brano “Komm Wieder”, colonna sonora del film “l’Uomo che ama” di Maria Sole Tognazzi del 2008. Tedesco duro, toni psichedelici, urla stridule e ansimi tipici delle interpretazioni “consoliane”, hanno regalato pathos e coinvolto i fan, lasciandoli quasi ipnotizzati ed increduli di fronte ad un’interpretazione di tale calibro. E siccome il must della Consoli è quello di sorprendere, non si è fatta mancare nulla nemmeno quando si è scatenata in cover anni ’80, guidata dal moog e dalle tastiere di “Fish” (Andrea Pesce): accanto ad un accenno sensuale di “Material girl” di Madonna, Carmen ha affiancato la sorpresa delle sorprese, la rivisitazione in chiave ironica di “Tanti auguri” di Raffaella Carrà. L’ ultimo lavoro discografico ha avuto la sua piena espressione con l’interpretazione di brani come “Mio Zio” e “Col nome giusto”. La sua morbidezza sonora dalla voce vellutata ha avuto l’ exploit nella versione in acustica del singolo di lancio del suo ultimo album “Elettra”, stiamo parlando di “Mandaci una cartolina” che Carmen ha voluto riproporre in versione meno nostalgica e più “allegretta” grazie alla chitarra del suo fedele Massimo Roccaforte.
Articolo del
10/08/2010 -
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