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Dalla folla di Piazza S.Giovanni in occasione del concertone del Primo Maggio al vecchio campo da calcetto in disuso e ora rimesso a nuovo nel centro storico della piccola San Felice Circeo (LT), la fortuna di vivere e seguire una grande band dai primi passi è anche fatta di questo, una delle realtà più incoraggianti e splendenti del panorama rock italiano è on the road ormai da parecchi mesi, ma grande o piccolo che sia il palco che li ospita, si può affermare senza timore di smentita alcuno che assistere ad un live dei BSBE è sempre un piacere per gli apparati uditivi!
Il piacere ancora più grande è trovare questi due ragazzi prodigio (Adriano e Cesare) esattamente come li si aveva lasciati la volta precedente, sempre con i piedi per terra, sempre disponibili a fare due chiacchiere e intrattenersi con amici e fan, nonostante il nome Bud Spencer Blues Explosion stia diventando sempre più rumoroso per il passaparola tra gli appasionati più attenti e dall'orecchio più fino. L'apertura è un biglietto da visita di impatto anche per chi tra il pubblico li conosce meno, la cover di Voodoo Chile di Jimi Hendrix dispensata nella folgorante “salsa Bud” è infatti il preludio ad un trionfo di noise rock dalle influenze più variegate, che poi sarà il leitmotiv di tutta l'esibizione. Da un mostro sacro dei tempi che furono ai tempi moderni, Adriano si cimenta in un improvvisazione di riff che avrebbe strappato un applauso anche a Tom Morello per poi eseguire Hamburger In Love, seguita da Esci piano, tratta dall'omonimo album di esordio della band da poco lanciato anche nella versione in vinile. Il brano successivo è ispirato ad un pezzo del 1978 degli Area ma con un arrangiamento completamente reinventato, chiamato non a caso Violette, visto che il titolo originale era Hommage à Violette Nozières, con testo tratto da una poesia del padre del surrealismo Andrè Breton e che già era stata rieseguita da Elio e Le Storie Tese. Totalmente inedita è invece Più del minimo, altra canzone che vedrà con ogni probabilità la luce nel prossimo album, segue la tiratissima Fanno meglio, eseguita senza la collaborazione di Valentina Lupi (presente invece nell'album) ma che non perde nulla a livello di presa sugli ascoltatori grazie al suo ritmo incalzante e vulcanico che esplode in un'eruzione di riff bollenti come la lava. E' ora la volta di uno dei pezzi simbolo dei BSBE, Blues di merda, un (pensate un po') blues sporco in stile White Stripes giocosamente dissacrante che si fa beffe dei luoghi comuni riguardante il genere blues ed inneggia al grunge, una sorta di estratto dall'essenza più pura delle radici su cui si fonda il sound della band romana. Altro pezzo simbolo, sebbene sia una cover dei Chemical Brothers, è la successiva Hey Boy Hey Girl che, oltre ad essere uno straordinario esempio della capacità di riarrangiare praticamente qualsiasi tipo di pezzo da parte del duo, ha anche il merito di aver spalancato le porte della fama nella scena underground italiana alla band. Ancora blues a tinte noise con Frigido che introduce un altro inedito ancora senza titolo, caratterizzato dall'utilizzo dello slide, che conferisce un tocco in stile Eric Sardinas e condito dagli intrigantissimi e mai banali stacchi di Cesare alla batteria). Il concerto prosegue senza pause e Mi sento come se contribuisce a mantenere altissimo il ritmo nella torrida serata sanfeliciana. Il penultimo pezzo in scaletta è il rifacimento di Insieme a te sto bene di Lucio Battisti riproposta in una versione scandita da un groove crescente fino all'esplosione fragorosa del ritornello. I due portenti chiudono con un altro inedito ancora privo di titolo, blues sporco e super-effettato che corre a 300 all'ora, un vero orgasmo per i presenti ed una succosa anteprima dell'album che verrà, attesissimo, anche se, senza nulla togliere alle registrazioni in studio, quello che i BSBE riescono a sprigionare dal vivo meriterebbe di essere incoronato da un cd live che renda un giusto tributo agli show di questa band incredibile.
In questo autodistruttivo panorama musicale odierno, infestato da band sforna-singoli usa e getta, che però è inaspettatamente riuscito a riconoscere il genuino talento e la genialità di gente come Jack White ed Eric Sardinas, fenomeni della nuova generazione, è sacrosanto affermare che il nome di Adriano Viterbini e dei BSBE meriti di trovare lo spazio e la visibilità che si riserva ai grandi musicisti ed alle grandi band, non solo per fungere da motivo di vanto per i musicofili italiani ma anche, nella più rosea delle ipotesi, per ispirare i nuovi gruppi del futuro.
Articolo del
25/08/2010 -
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