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Al Circolo degli Artisti si era concluso il tour immortalato su Dissolution, ed è sempre al Circolo che andiamo a incontrarlo per questo nuovo concerto.
Apre per l’occasione Modì che, causa tempistiche inconcilianti, manchiamo. Verso le 22.45 il nostro Paolo guadagna il palco con altri sei “loschi figuri”, che lo accompagneranno in questa bella data romana. La capitale sembra essere la seconda casa di Paolo, almeno dal punto di vista del pubblico che canta tutti i suoi brani a squarciagola, senza mancare un solo verso. Lui appare in buona forma, anche se febbricitante, trascinando i presenti in più di un’ora e mezza di classici à la Benvegnù. Un po’ più silenzioso, e meno ironico, del solito, forse a causa della spossatezza, lo vediamo invece concentratissimo su ciò che ha da offrire ai conviviali. La scaletta epura Suggestionabili ma per il resto mette d’accordo quasi tutti. I brani vengono rivisti dalla sezione fiati che arricchisce di pathos e bellezza questa esperienza. Paolo, che non ha un taglio di capelli ma una bianca seppia impazzita, si scaglia contro il microfono continuando ad urlare, incita il suo pubblico e i compagni con gesti, occhiate d’intesa e chitarra acustica che s’impenna nei momenti più intensi. Il suo sembra un furore, si piega su sé stesso mentre l’insostituibile (a nostro avviso) Guglielmo Ridolfo Gagliano si alterna alle tastiere, chitarra elettrica e violoncello elettrico, in un turbinio di emozionanti linee melodiche.
Il concerto inizia con Amore santo e blasfemo ma è il successivo trittico al fulmicotone composto da La schiena, La peste e Il nemico a schiantare fisicamente il pubblico. La pressione aumenta con l’arrivo di Cerchi nell’acqua, che miete altre vittime, seguita dalla stupenda Rosemary Plexiglass, sempre capace di ammaliare e accolta dal pubblico con un boato. Ma è con Io e il mio amore che il Circolo esplode letteralmente di fronte a Paolo omaggiandolo con applausi scroscianti. La prima parte dello show se ne va sulle note di Interno Notte.
Per i bis l’ex Scisma sceglie il regalo più grande, e qui ci sentiamo di parlare un po’ a nome di tutti, eseguendo Nel silenzio, mai suonata dal vivo, che è puro magma emozionale capace di mandare in visibilio tutti i presenti. L’ironico siparietto, dove Guglielmo intona l’immarcescibile riff di Back In Black degli Ac/Dc, desta risate e fischi d’approvazione, vede Paolo impegnato in un insostenibile falsetto, à la Brian Johnson, che a momenti lo uccide.
Infine tornando seri, o depressi come il nostro stesso Benvegnù dichiara, questa ottima esibizione si conclude con Troppo poco intelligente. Se non ci siete stati, è solo un problema vostro!
SETLIST: AMORE SANTO E BLASFEMO 500 LA SCHIENA LA PESTE IL NEMICO IL MARE VERTICALE CERCHI NELL'ACQUA IL SENTIMENTO DELLE COSE ROSEMARY PLEXIGLAS IO E IL MIO AMORE SIMMETRIE 5 SECONDI INTERNO NOTTE BREVE STORIA DI FRANCESCO C NEL SILENZIO JETSONS HIGH SPEED IO E TE SOLO UN SOGNO TROPPO POCO INTELLIGENTE
Articolo del
17/09/2010 -
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