|
Esordio dal vivo dei Love Amongst Ruin, la nuova creatura messa su da Steve Hewitt, il batterista dei Placebo che ha temporaneamente lasciato la band per dedicarsi a questo suo progetto parallelo. La band ha da poco pubblicato il suo primo album, un disco piuttosto valido, con un paio di singoli molto trainanti, e si presenta sul palco con una formazione che vede Steve Hewitt, nelle nuove vesti di vocalist e di chitarrista, accanto a lui Donald Ross Skinner e Steve Hove, alle chitarre, Laurie Ross, alle tastiere, Magnus Lunden, al basso e Keith York, alla batteria.
Si capisce subito che il suono è piuttosto diverso da quello dei Placebo, certe melodie elettriche, morbide e sognanti, vengono rimpiazzate da un hard rock più serrato e perforante, vicino semmai ai Therapy e ai Queens Of The Stone Age. Brani come Running e Blood & Earth mettono bene in chiaro la direzione intrapresa dai LAR, che su un brano come Heaven & Hell ci ricordano anche il “dark sound” dei primi Cure. Su un buon livello anche le esecuzioni di Alone, Away From Me e Come On Say It, ma la prima vera sorpresa arriva con una cover davvero inaspettata, quella di Got To Give It Up, originariamente scritta e cantata da Phil Lynott, il compianto cantante dei Thin Lizzy. Una scelta del genere è ulteriore testimonianza della virata verso l’hard rock scelta da Steve Hewitt, che sembra a suo agio nel suo nuovo ruolo di front man dall’anima oscura e a tinte acide. Il progetto ricorda molto quella che fu la genesi dei Foo Fighters di Dave Grohl, il batterista dei Nirvana, ma forse è troppo presto per valutarne l’effettivo spessore. Di certo l’esecuzione di So Sad, il primo singolo, procura brividi fra il pubblico, non molto numeroso, ma attento. Il brano è un mix di acid rock e dark wave ed è in possesso di una chiave melodica alquanto godibile. Quello che serve per un singolo in grado di fare subito centro e dare l’idea di quello che si ha in mente.
Il repertorio naturalmente non è molto vasto, quindi prima di salutare Steve Hewitt chiede ai presenti quale brano vogliano sentire una seconda volta. La risposta pressoché unanime è quanto mai prevedibile e scontata: So Sad, in un finale poderoso ed elettrico, per una band che potrebbe davvero rivelarsi come una sorpresa nel panorama indie rock attuale.
SET LIST:
Blood & Earth Alone Heaven & Hell Running Away From Me Come On Say It Got To Give It Up Truth So Sad Home
Articolo del
09/10/2010 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|