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Dopo un anno e mezzo dedicato quasi interamente ai Chickenfoot, e prima di entrare nuovamente in sala di incisione con Sammy Hagar, Michael Anthony e Chad Smith per un nuovo album, previsto per l’inizio del 2011, Joe Satriani si ripresenta in Europa in tour con la sua band. L’artista americano, originario di New York, è un virtuoso della chitarra e appartiene alla categoria degli “inimitabili” , dei maestri, quelli da cui partire, quelli da cui imparare. Infatti oltre ai suoi tour e ai suoi dischi, o ai suoi progetti collaterali, come quello con i G3, trova il tempo anche per la sua attività di insegnante. Questa sera però è venuto qui a darci un saggio, ad offrirci una sintesi di tutta la sua abilità chitarristica in chiave Rock.
Presenta dal vivo le composizioni solo strumentali inserite su Black Swans And Warmhole Wizards, il suo ultimo lavoro solista, un album straordinario, fra i suoi più belli di sempre, ed è un piacere starlo ad ascoltare, assistere ai suoi frequenti cambi di chitarra, ai disegni musicali gioiosi e folgoranti che scaturiscono dal suo whammy pedal. Al suo fianco Jeff Campitelli alla batteria, Mike Keneally alle tastiere e Allen Whitman al basso, i musicisti con cui ha registrato il disco. Brani come Flying In A Blue Dream e Light Years Away, il nuovo singolo, riconciliano con la musica suonata dal vivo, con perfezione e sapienza. Non c’è una sbavatura nella sua chitarra elettrica. a tratti esplosiva, a tratti melodica e classicheggiante. Ci si perde volentieri all’ascolto delle sue invenzioni oniriche come Premonition e Dream Song, che esaltano le doti tecniche in suo possesso, ma anche la sua voglia di Rock, in perfetto stile anni Settanta. E’ lui il vero erede di Jimi Hendrix, meno selvaggio forse, più moderno. E’ lui il deus ex machina di quanti vedono nella chitarra strumento di piacere e di tortura insieme, di quanti vogliono farsi stordire da cavalcate elettriche infinite, da sferzate temibile e da melodie sognanti. Phyrric Victoria, God Is Crying, War e la citazione ispanica con la chitarra acustica per Andalusia sono altre perle inanellate da Joe durante due ore e mezzo di concerto, durante le quali non si è mai risparmiato, non si è mai concesso un attimo di pausa. Sommerso dai flash e dalle riprese video (ma godetevi lo spettacolo, no?) Satriani è stato al gioco ed in certi momenti ha regalato passaggi Hard Rock alla Deep Purple, tanto per intenderci, che hanno deliziato il folto numero presente, per un PalaAtlantico che non conosceva posti vuoti. Una ammirazione totale, un tributo a colui che - insieme a Steve Vai - detiene lo scettro della chitarra Rock. Splendida anche Always With Me Always With You che Joe Satriani ha scritto per sua moglie, mentre sono a dir poco effervescenti le note di Warmhole Wizards, un brano dalla struttura avvincente, in possesso di un groove esaltante, che graffia, che ti fa saltare in aria, che mette in risalto anche la bravura della sezione ritmica della sua band. Richiamati a gran voce sul palco Joe Satriani ed il suo gruppo eseguono Crowd Chant e Summer Song, due brani dalla struttura epica e corale, che sembrano fatti apposta per interagire con un pubblico entusiasta, chiamato ad impegnarsi ai cori da Allen Whitman, il gigantesco bassista ex Mermen, che per l’occasione torna sul palco indossando la maglia della AS Roma, l’unica squadra della Capitale!
Uno show esaltante, da impazzire, uno stordimento collettivo che procura felicità alla moltitudine di presenti che tornano a casa con una carica interiore diversa. That’s the power of Music, man!
SET LIST:
1.Ice 9 2.Hordes of Locusts 3.Flying In A Blue Dream 4.Light Years Away 5.Memories 6.War 7.Premonition 8.Satch Boogie 9.Revelation 10.Pyrrhic Victoria 11.Crystal Planet 12.The Mystical Potato Head Groove Thing 13.Dream Song 14.God Is Crying 15.Andalusia 16.Littleworth Lane 17.Why 18.Wind In The Trees 19.Always With Me, Always With You 20.Wormhole Wizards 21.Big Bad Moon
Encore 22.Crowd Chant 23.Summer Song
Articolo del
17/11/2010 -
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