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All'interno della rassegna di AnnoZeroLive e Angelo Mai, Party For The Revolution, questa sera le band selezionate sono state i romani Madame Lingerie in apertura di serata e gli emiliani Nokeys. Sui Madame Lingerie possiamo di certo dire che è una band che sta prendendo spazio all'interno della realtà romana e italiana, questa sera il volume troppo alto e un batteria suonata con la forza quasi della disperazione rendono un po' impietoso il suono in uscita non lasciandoci godere molto lo spettacolo. La risposta del pubblico è comunque calorosa, è chiaro che le musicalità della band funzionano bene e rendono giustizia al rock cantato in italiano, anche se non si riescono a capire molto bene i testi a causa del volume sonoro confuso che ne emerge.
La sorpresa di stasera sono però i Nokeys, vera rivelazione della serata. Aprono il concerto con Rock N'Roll Pistolero e Eyes Of Riot, due dei loro brani più famosi, così da acclimatare il pubblico al loro sound e all'inizio serata. La prima cover arriva subito ed è Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, band da cui i No Keys hanno evidentemente preso ispirazione per la loro musica. Dolore Dolcissimo è invece uno dei pochi brani che i Nokeys cantano in lingua italiana, brano che coglie ancora di più l'attenzione del pubblico che si inizia ad accalcare sempre di più sotto al palco. È questo l'effetto di una band come i Nokeys, anche chi non li conosce non può non seguire le proprie orecchie, la musica di questa band si inscrive velocemente nel sistema nervoso e circolatorio e, l'effetto più sorprendente, è che non va più via. La seconda cover della serata è una fantastica versione di Mad World dei Tears For Fears, rivisitata da una chiara ispirazione alla già fu cover di Gary Jules. A questo punto il pubblico è completamente mesmerizzato dalla performance, la risposta è assolutamente totale e i Nokeys, forti della loro tecnica e maestria si lanciano in un'altra loro hit Pretty Girl, che vede la presenza di un misto linguistico tra italiano e inglese ben riuscito e di forte impatto. L'ultima cover è Small Town Boy dei Bronski Beat, a cui segue The Lads e la bellissima La Mia Lama, brano favoloso in lingua italiana che emerge dal più lontano passato di questa band. Il concerto si conclude con The Trivial Captivity, ma è evidente da subito che la folla non ne ha avuto abbastanza. I Nokeys dimostrano che quando c'è la buona musica il pubblico risponde sempre e calorosamente, infatti, nonostante l'attesa per il dj set successivo, gli spettatori ne vogliono ancora e qui arriva una chiusura da maestri. In un concerto costellato di pezzi veloci, tra la wave e il rock, tutti ballatissimi dal pubblico, i Nokeys decidono di regalarci in chiusura due dei loro brani più lenti e suggestivi, le splendide Underwater e Slow, una chiusura in serenità e tranquillità per salutare il pubblico regalando due perle della loro produzione.
Questa band si conferma vincente e come una realtà importante del nostro attuale panorama musicale, erano anni che non si vedevano live di questo livello e speriamo che i Nokeys tornino presto a Roma per regalarci ancora un bellissimo momento come quello di ieri all'Angelo Mai.
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Articolo del
08/12/2010 -
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