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Nuovo album e nuovo tour per Greg Dulli che ritorna in Italia con i suoi Twilight Singers, la band composta da Dave Rosser alla chitarra, da Rick Nelson al violino, da Scott Ford al basso e da Greg Wieczoreck alla batteria. Il gruppo presenta questa sera dal vivo i brani di Dynamite Steps, l’ultimo lavoro in ordine di tempo, un album che esce cinque anni dopo Powder Burns e ne conferma l’approccio sonoro, che è melodico, appassionato e furente.
Mr Dulli è ormai di casa qui da noi, da solo, oppure con i Gutter Twins insieme a Mark Lanegan o ancora come special guest degli Afterhours. Non ci sorprendiamo più di tanto infatti quando riconosciamo all’interno della line up dei Twilight Singers un volto conosciuto: è quello di Manuel Agnelli che è sceso giù da Milano per non mancare l’appuntamento con il suo amico Greg Dulli, che degli Afterhours è stato mentore e produttore dal 2005, quando dopo un soggiorno a Catania, cominciarono a prendere forma i brani inseriti poi su Ballate per piccole jene. Si comincia subito con le note intense e frementi di Last Night In Town, il brano che apre il nuovo disco e la voce di Greg Dulli, calda e potente, crea subito l’atmosfera giusta e diventa il motivo conduttore della serata. Seguono altri pezzi molto ritmati e morbidamente elettrici come la bellissima Fat City, da un precedente album dei Twilight Singers, e come Gunshots e She Was Stolen, altri due brani nuovi. Il contesto è decisamente oscuro e prevalentemente chitarristico, emergono però, di tanto in tanto, le note di un pianoforte oppure il suono di un violino, capaci anche essi di dettare la chiave melodica. Greg Dulli canta l’amore, la morte, la fragilità umana e riversa nei Twilight Singers tutta la poetica visionaria e la liricità struggente che lo fecero grande già ai tempi degli Afghan Whigs. Manuel Agnelli si alterna alla chitarra e al piano per tutta la prima parte del concerto, durante la quale viene eseguita anche I milanesi ammazzano il sabato degli Afterhours. Poi ritorna nel backstage e lascia il pianoforte a Greg Dulli che si siede e continua a deliziarci con brani come Too Tough To Die, Love, Annie Mae e la stupenda Get Lucky, uno dei momenti più alti di tutta la serata. La voce di Greg Dulli ha un qualcosa di camaleontico: si trasforma, riesce a modularsi sempre e comunque in tante diverse occasioni, sa essere morbida e sognante o cavalcare rock-blues tirati e potenti. Con l’esecuzione di Teenage Wristband e di Candy Cane Crawl, Greg Dulli ed i Twilight Singers fanno un passo indietro e ripercorrono quello che è stato il loro passato di chiaro stampo psichedelico. Ma poi è il nuovo disco che torna prepotentemente a farsi sentire con Never Seen No Devil e On The Corner, due brani che mettono bene in luce le grandi potenzialità della band sul piano compositivo. Poco prima della fine del concerto, torna sul palco Manuel Agnelli per eseguire La vedova bianca, che viene cantata a due voci insieme con Greg Dulli, che di quel brano aveva scritto il riff in un bar di Catania durante un momento di pausa della registrazione del disco degli Afterhours.
Dopo un po’ di riposo i Twilight Singers tornano sul palco per gli ultimi tre pezzi: il crescendo rock di The Killer, la disperazione urlata di Waves e una cover importante come Brain, un vecchio successo degli Action, un gruppo inglese degli anni Sessanta.
SETLIST: Last Night In Town Fat City Gunshots 40 Dollars She Was Stolen I Milanesi Ammazzano al Sabato Too Tough To Die Love Annie Mae Bonnie Brae Got Lucky Teenage Wristband Candy Cane Crawl Never Seen The Devil On The Corner La Vedova Bianca
Encore: The Killer Waves Brain
Articolo del
08/04/2011 -
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