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A circa un anno di distanza dalla sua ultima esibizione tenutasi a Villa Ada, stavolta è il prestigioso proscenio dell’Auditorium di Roma a celebrare l’atteso ritorno di Cristina Donà. Per la cantautrice milanese è stata l’occasione per presentare il suo bellissimo ultimo album di inediti intitolato Torno a casa a piedi, che l’ha confermata come una delle cantautrici italiane più apprezzate da pubblico e critica.
La line-up è composta da una band di assoluto livello: il produttore dell’album Saverio Lanza alle tastiere, al basso ed alle chitarre, il fedele Piero Monterisi alla batteria, Andrea Moscianese alla chitarrista, Alessandro Gabini al basso ed, infine, Francesco e Samuele Cangi alla sezione fiati. Il concerto si apre con il lento incedere di Bimbo dal sonno leggero, tratto dall'ultimo album e dedicato al suo figlioletto. Le luci sono soffuse, la band suona in punta di piedi mentre Cristina fa progressivamente il suo ingresso sul palco. L’atmosfera intima e sognante non cambia con i successivi Un esercito di alberi, una dichiarazione d’amore dalle melodie molto vicine a quelle del suo precedente lavoro intitolato Dove sei tu, e con l’immancabile Mangialuomo tratto dal suo secondo album, Nido del 1999. La scenografia è, come sempre, minimale. Stavolta viene arricchita da uno schermo su cui vengono proiettate immagini e delle sequenze animate. Fin dalle prime note si intuisce una svolta nel sound, meno rock e sempre più orientato ad un pop raffinato in cui la sezione dei fiati regala una maggiore ariosità contagiando anche i brani del recente passato. In fondo è come se Cristina ci stesse prendendo la mano per accompagnarci nel suo giardino di emozioni. Canzoni come Miracoli ed In un soffio rappresentano l’esempio migliore di questo nuovo sound: più ritmati, apparentemente leggeri, ma che nascondono al loro interno graffianti spunti di riflessione ("non sopporto gli urlatori nelle trasmissioni, che ti parlano di cose che non sanno fare"). Ancora una volta l’orchestrazione è perfetta, e così come impeccabile è l’interpretazione della Donà. All’happening non poteva mancare Goccia, un pezzo capace di stregarci al ritmo di bolero che ha visto la partecipazione straordinaria di Ramon Caravajo alla tromba. La dolcissima Universo è cantata dall’artista a quattro mani con il pubblico mentre l’acustica Piccola faccia è eseguita su gentile richiesta dei suoi fans. Nel brano Nel mio giardino l’artista milanese rifà con la voce il verso della tromba e duetta ancora una volta con Caravajo mentre la coda finale di Ho sempre me (ultima song in scaletta) viene arricchita dalla cover di Povera Patria di Franco Battiato.
E “lo spirto rock ch’entro le rugge” dov’è finito? Non preoccupatevi, è solamente rimandato di una mezzoretta: le scariche elettriche hard rock di brani come Truman Show e Thriatlon non tardano ad arrivare e si sollevano nell’aria con la maestosità di uno Zeppelin confermando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la Donà come un vero animale da palco. Il pubblico è in delirio, Lei ringrazia visibilmente commossa ed esegue due ultimi brani prima del bis: Invisibile con un crescendo finale di rara intensità emotiva ed, infine, Tutti che sanno cosa dire. Ma il momento più singolare dell’intero concerto si consuma pochi istanti dopo, all’uscita dal palco di tutta la band. L’intensità emotiva, infatti, non viene interrotta grazie alla proiezione di un video surrealista che ritrae la Donà seduta bucolicamente a tavola intenta a parlare allegramente con gli amici tra un bicchiere di vino ed una battuta ironica. Ci spiega lo splendido testo del brano Torno a casa a piedi incentrato sul rapporto di coppia, la fine di un amore e la libera scelta di tornare a casa a piedi per osservare la realtà da una prospettiva migliore. Alla fine del video, senza soluzione di continuità, Cristina torna sul palco, imbraccia la sua Gibson ed esegue il brano più bello ed intenso dell’intero concerto. E stavolta a rimanere commossi siamo proprio noi!
SETLIST:
1) Bimbo dal sonno leggero 2) Esercito di alberi 3) Mangialuomo 4) In un soffio 5) Goccia 6) Universo 7) Truman Show 8) Giapponese 9) Piccola faccia 10) Dove sei tu 11) Miracoli 12) Aquilone 13) Più forte del fuoco 14) Stelle buone 15) Lettera a mano 16) Invisibile 17) Tutti sanno cosa dire
BIS
18) Torno a casa a piedi 19) Nel mio giardino 20) Triathlon 21) Ho sempre me
Articolo del
10/05/2011 -
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