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Il tour della cantante toscana è iniziato con grande successo e anche l’Arena di Verona ha celebrato la signora del rock con un sold out da record.
Le due sere all’anfiteatro romano sono un susseguirsi di ovazioni che intervallano le note di una magica fusione tra rock e musica classica, che pulsano all’unisono nel cuore della senese. Si sente perfettamente a suo agio nel tempio della musica lirica Gianna Nannini, e da perfetta padrona di casa apre le porte al pubblico con una partenza rock fortissima e dice: ‘Suoniamo in un posto meraviglioso. Il rock non è rumore; è la musica di oggi, e quindi deve prendersi posti bellissimi, come l'Arena’. E lei se la prende tutta, con carisma e tanta energia travolgente. Il palco è come una grande stanza aperta, sui tre lati del quale si stagliano come finestre bordate da drappi, 3 maxi schermi con una grossa cornice bianca che amplifica visivamente tutta la sua carica e l’intensità del suo volto mentre canta e salta. Entra con pantaloni in pelle super aderenti, una t-shirt bianca con un cuore rosso al centro e una giacca rossa e tutta l’Arena esplode in delirio alle note di Rock 2 seguita da Ogni tanto. Oltre alla sua orchestra di grande caratura, su di un blocco centrale luminoso e bianco, entrano gli archi gli archi del Florence Art Ensemble, guidati in maniera magistrale dal compagno di viaggio Wil Malone. I maxi schermi seguono il ritmo ed evocativamente si illuminano di immagini di canzone in canzone. Il pubblico balla, salta, batte le mani è più di ogni altra cosa canta. Avvolge Gianna in un potente abbraccio, tanto che spesso non ha bisogno di cantare e si ferma ammirata ad ascoltare i presenti che conoscono ogni nota, ogni parola che nei suoi testi diventano forti e suggestive. Questo scambio tra pubblico e artista le arriva forte e dice Siete delle meravigliose creature annunciando il brano che canterà con tutti i fan mentre gli schermi si accendono delle stelle di una notte tersa.
Se la componente rock scuote platea e gradinate, sono gli archi e l’orchestra che fanno volare i presenti come succede con l’intensa performance di Io e te creando un’atmosfera surreale che trasforma la grande costruzione di romana memoria, in una stanza intima e privata mentre nei video scorrono le immagini del mare al tramonto. Lei nel frattempo si gode la magia di questo luogo magico e non si risparmia. Le telecamere le incorniciano il volto madido di sudore, non c’è un capello che sia asciutto. E anche in questo modo di stare sul palco e di darsi alla musica e al pubblico, arriva il suo essere sincera e fuori dalle righe. Come i suoi testi che anche con un ‘Ti voglio tanto bene’ non suonano mai sciocchi o banali. Il nuovo album, Io e te regge la parte centrale dello show con la sua fusione di rock e orchestra dove quest’ultima rende lieve e leggere anche le linee più dure di chitarre elettriche e percussioni. Il suo sembra un viaggio di recupero dal passato che guarda però verso un orizzonte che sta molto più avanti. E’ davvero molto interessante questa originale visione musicale che sta sviluppando da qualche anno. Anche nella voce si sente la costante ricerca e lo studio; nel timbro, nell’espressione, nell’estensione vocale che è notevolmente aumentata. Bellissima la versione rock che ammicca al postpunk di Nel blu dipinto di blu (Volare) di Domenico Modugno che live è ancor più strepitosa. Gianna, cosa del tutto inusuale, cerca spesso di comunicare col pubblico, e lo ammette lei stessa ‘Ci si sveglia col rock! Di solito non dico mai niente. Ma... volevo dirvi che voglio sentire il tuo profumo’. Boato del pubblico e tutti a saltare. In Bello ed impossibile da consumata rocker vuole raggiungere e toccare il pubblico tant’è che non resiste e fa un volo nella folla che la sorregge come un trofeo luminoso. Ma ancora non le basta e raggiunge il pianoforte a lato della platea dove canta e suona una meravigliosa Notti senza cuore tra gli occhi emozionati degli ammiratori. Il rock esalta sempre più proseguendo con una bellissima batteria di Possiamo sempre, Amandoti, Latin Lover, America, Volo e, sugli accordi di introduzione di Fotoromanza prende il telefono di un fan che sta facendo ascoltare il concerto chissà a chi che sta chissà dove, e urla "Pronto? Pronto? Sono Gianna Nanniniiii!".
Non c’è alcun dubbio, è lei la rocker indiscussa italiana che regala grandi emozioni e fa diventare l’Arena un unico cuore pulsante attorno alla sua musica, che esce di scena a fine concerto salutando con un "Vi amo". Ma non riesce a lasciare il palco e continua a saltare come un folletto. Indugiando sulle quinte, con sguardo ammiccante se ne va di schiena mentre si fa inquadrare la giacca con la frase ‘God is a Woman’.
Articolo del
02/06/2011 -
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