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Avevamo lasciato i Tribraco qualche mese fa al Brancaleone mentre erano alle prese con la presentazione di Glue, nuovo album uscito per l’etichetta Megasound. Oggi la band si rifà viva in un live al G.P.K, zona Pigneto, anticipata dal live di AN3 composto da Manlio Maresca chitarrista e da Armando Sciommeri (batteria).
La two-man band inizia intorno alle 22.30, subito dopo un veloce spettacolo di giocoleria, dando fuoco alle miccia con un composto jazz-rock, molto free, in cui le chitarre invase dai loop seguono i ghirigori ritmici delle pelli a volte veloci altre totalmente impazzite. I giochi sui piatti, le rullate strette e i pattern psicotici vanno a sottolineare un’urgenza feroce, amplificata dalle taglienti chitarre di Manlio che, in soli tre brani, buttano giù le strutture tanto care al formato classico della canzone. Il tentativo è di andare oltre i classici canoni, la loro sperimentazione a volte riesce, in altri passaggi tradisce un concreto senso di incongruenza con tutte le sue debolezze.
Pochi minuti dopo in una sala purtroppo non piena, di certo non per la qualità della band, i Tribraco guadagnano il palco. Lorenzo alla chitarra si conferma il solito mattatore, oltre alle doti tecniche, è capace di sfoggiare un ironia dritta e micidiale che crea velocemente un’empatia con il pubblico che, addirittura, gli da consigli sul bilanciamento degli strumenti. I brani scelti vanno dal primo album al secondo genito in una caleidoscopica carrellata: Cucchiaio di ferro lascia il posto a Salerno Reggio Calabria, poi arrivano Burlesque, L’uomo del Nuraghe e Warlock Road in cui la band mostra tutta la sua obliquità e il gusto per contaminazioni fra jazz classico e iniezioni di rock muscolare. Dietro di me noto Paolo Benvegnù visibilmente colpito da queste due chitarre in avanti, in Sergente di ferro, che s’incastrano fra basso ipercinetico e batteria spaccaossa diventando la formula vincente di questa band.
Se ci fosse un pizzico di follia in più la band sarebbe pressocchè perfetta, considerando che la perfezione non esiste prendeteli cosi come sono, andranno già oltre le vostre aspettative.
Articolo del
13/06/2011 -
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