|
Quanti si aspettavano di ritrovare questa sera in concerto dal vivo la Cornflake Girl di tanti anni fa, sono rimasti delusi. Tori Amos, pianista, vocalist e compositrice americana, ha felicemente raggiunto i 48 anni d’età e la sua evoluzione artistica non si è fermata agli stilemi rock dell’esordio.
Accompagnata da un quartetto d’archi di rara bravura, la Amos si presenta al pubblico stretta in un abito nero lungo e con una mantella leggera che accompagna il fluire dei suoi lunghi capelli rossi. Ci presenta le composizioni inserite su Night Of Hunters, l’ultimo suo lavoro solista, uscito appena qualche settimana fa, ed è fermamente intenzionata ad offrirci il suo nuovo lato artistico, decisamente più sofisticato e complesso rispetto alle raffinate pop songs degli anni precedenti. Intendiamoci, Tori Amos ha sempre navigato nel Mito e nella Storia, ha recuperato leggende antiche, fiabe tradizionali e tematiche religiose per mettere insieme un racconto musicale che fosse unico, che si occupasse dell’Uomo e della Natura, dell’Amore e della differenza fra le identità sessuali. Si è servita del Rock, del Folk, e di certe forme prese in prestito dal cabaret per esprimere le sue idee musicali, ma dentro di sé rimaneva quella educazione alla musica classica, quelle lezioni di pianoforte che aveva ricevuto da bambina. Adesso finalmente, senza dimenticare se stessa, torna a quel lontano passato e coniuga - attraverso brani come la splendida Shattering Sea, che apre la serata, oppure anche Nautical Twilight e Fearlessness - il repertorio classico con accenni sempre più marcati in direzione della musica contemporanea. E’ un po’ come se Chopin, Schubert e Bach si accomodassero là dove sedevano i Led Zeppelin, i Nirvana e i Rolling Stones e si confrontassero con le sonorità decisamente più azzardate di Satie. E’ una nuova sfida che Tori Amos dimostra di reggere bene, grazie ad un talento illimitato e ad una grazia infinita che trova espressione in una vocalità alta, limpida e cristallina. Un cielo stellato, di una luminosità quanto mai intensa, costituisce lo sfondo per l’esecuzione dei brani tratti dal nuovo disco, che si rivelano talvolta inquieti e pesanti, in altre occasioni dotati di una melodia interna che conquista subito chi ascolta come al momento di Night Of Hunters, la title-track dell’album, una bellissima ballata per piano e voce. Non mancano passaggi solo strumentali, durante i quali la Amos, al pianoforte, dialoga con i giovani musicisti del suo quartetto d’archi, così come non sono del tutte assenti le citazioni e le cover, splendida l’esecuzione di Tiny Dancer, la ben nota canzone di Elton John che le ha cambiato la vita. Infatti il padre di Tori Amos, un pastore protestante non molto contento della propensione verso il Rock della giovane figlia, le aveva vietato il concerto di Elton John. Lei invece, consapevole dell’atto di ribellione che stava per consumare, disubbidì e andò allo show di Elton. Rimase folgorata da quel suono, da quella musica e per lei non fu più la stessa cosa. Da allora in poi è cominciata la sua carriera di pop star che questa sera rivive soltanto a tratti, per esempio nell’esecuzione del crescendo di Siren e della bellissima Cruel o ancora nella scelta di inserire in scaletta vecchie composizioni come Suede e Baker Baker, che anticipano però la direzione intrapresa dal suo repertorio attuale.
Il nuovo progetto di Tori Amos è di certo difficile e anche ambizioso, ma lei lo vive con il candore e la fanciullezza di sempre. Non sarà certo la presenza sul palco di un quartetto d’archi ad impedirle di “cavalcare” lo sgabello del suo pianoforte e di divaricare le gambe in quel modo decisamente sensuale che l’ha resa famosa. Tori Amos è ancora in grado di divertirsi con la sua musica e lo dimostra quando, nel finale, durante l’esecuzione di Playboy Mommy si destreggia con abilità fra il suo pianoforte e la tastiera elettrica, suonate quasi in contemporanea per meglio assecondare i nuovi arrangiamenti, che lasciano uno spazio sempre più preminente alla sezione d’archi.
SETLIST: Shattering Sea Way Down Suede Snow Cherries From France Girl Disappearing Beauty Queen - Horses Ribbons Undone Mr Zebra Cloud On My Tongue Siren Star Whisperer Doughnut Song Tiny Dancer Programmable Soda Cruel Fearlessness Baker Baker Snow Angel Winter
Encore 1: A Multitude of Shades Your Ghost
Encore 2 Northern Lad Playboy Mommy Nautical Twilight Big Wheel
Articolo del
12/10/2011 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|