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Serata per appassionati di chitarra metal e per quanti affondano le proprie radici nell’Hard Rock degli anni Settanta, improntata su virtuosismi stilistici e tecnica sopraffina di Andy Timmons, ex Danger Danger, da tempo attivo come artista solista. Il chitarrista texano, residente a Dallas, ritorna in concerto dal vivo quasi in contemporaneo con la pubblicazione di Andy Timmons Band Plays Sgt. Pepper, il suo nuovo album. Andy Timmons è stato inserito nell’elenco dei venti migliori chitarristi in circolazione ed è reduce da collaborazioni di tutto rispetto e da esperienze importanti, come un G3 in compagnia di Joe Satriani e di Steve Vai. Questa sera si presenta sul palco del Jailbreak con Mike Dean, compagno di mille avventure, al basso e con Robert Avsharian alla batteria. Il suo live act è soltanto strumentale ma evita qualsiasi rischio di essere eccessivamente monotono o semplicemente calligrafico, grazie a momenti davvero geniali sul piano compositivo e ad alcuni passaggi chitarristici veramente da X-Tacy, parafrasando il titolo del suo album solo più conosciuto.
La Andy Timmons Band è un trio rock potente e affiatato, che non nasconde la sua predilezione innata per le sonorità dei primi anni Settanta e che ci offre questa sera un repertorio che va dalle citazioni di un recente passato, come i brani tratti da Resolution, ad anticipazioni del nuovo cd. La figura di Andy Timmons è un mito per tutti i maniaci della sei corde e lui ribadisce questa sera il suo status di guitar hero attraverso delle esecuzioni che mettono in luce versatilità e dinamismo. Sorprende in particolare tanta pulizia e nitidezza nel suono, elementi che si vanno ad aggiungere ad una velocità di esecuzione a tratti esaltante. L’approccio di Andy Timmons risente delle influenze del Rock del passato, ma la sua rilettura degli stilemi del Rock Progressivo, compresi gli ingredienti jazz che ha sempre incorporato, è fresca e molto moderna. Il pubblico segue con estreme interesse ogni momento della sua esibizione sottolineando con applausi esecuzioni davvero straordinarie come Theme From A Perfect World e Deliver Us. Quando è già stata superata la metà del concerto, Andy Timmons chiede quanti sostenitori dei Beatles siano presenti fra il pubblico. Non sono in molti a rispondere, ma sono in tanti a gustare le successive esecuzioni di brani immarcescibili come With A Little Help From My Friends, Lucy In The Sky With Diamonds e A Day In The Life, tutti tratti da Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, lo storico disco dei Beatles del 1967. Molto bella in particolare la rivisitazione di un brano come Within You Without You scritto da George Harrison, una delle perle nascoste di quel disco, un pezzo di non facile elaborazione. Ma lui, Andy Timmons, con la sua chitarra fa tutto quello che vuole con leggerezza e con un sorriso che non tradisce stanchezza. La sua mano sembra volare sulla sua sei corde e rallenta solo un momento, quando si sofferma su She’s Leaving Home, una bellissima slow ballad sempre tratta da Sgt Pepper, eseguita con delicatezza e tanta maestria, indice di ammirazione e rispetto per i Fab Four di Liverpool.
Dopo una breve pausa, scroscianti applausi e le grida tonanti di un appassionato che da solo potrebbe dar voce a una curva da stadio, la Andy Timmons Band torna sul palco con un’altra citazione beatlesiana: questa volta si tratta di Strawberry Fields Forever, da Magical Mystery Tour, un altro album capolavoro dei Beatles. Andy Timmons sa bene però che non può certo mettere fine alla sua esibizione senza aver eseguito Cry For You, una super love ballad che mette insieme note struggenti e una perfezione stilistica difficile da uguagliare. Sono gli ultimi sette minuti di una serata da favola, un tributo alla chitarra metal, suonata con sapienza, talento e un coinvolgimento emotivo totale, che non sconfina mai nell’egocentrismo tipico di certi guitar heroes che mascherano attraverso una gestualità accentuata delle carenze tecniche.
(La foto di Andy Timmons in azione al Jailbreak è di Stella Tortora, che si ringrazia per la gentile concessione)
Articolo del
24/10/2011 -
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