The Kooks The Kooks + Morning Parade + Molotov Jukebox live @ Alcatraz - Milano, 27 ottobre 2011 Milano  27/10/2011 di Antonella Frezza

C'è il pienone per l'attesissimo live dei The Kooks all'Alcatraz di Milano. La fanbase della band di Brighton sembra rimanere solida e compatta nonostante le lievi virate elettroniche presenti nell'ultimo disco Junk Of The Heart, lontane dal suono più distintamente rock degli esordi.

Aprono le danze i Molotov Jukebox, sestetto con base a Londra, guidati dalla carismatica Natalia Tena. Fisarmonica, tromba, violino, basso, chitarra classica e batteria si prodigano in un dirompente mix di jazz, ska, gypsy, soul, flamenco davvero coinvolgente. Così coinvolgente da stendere i successivi Morning Parade che, reduci dall'I-Day Festival, non reggono il confronto con il loro electro-rock ben suonato ma poco incisivo.

Tutt'altro discorso per il main event della serata. Luke Pritchard & Co. infatti non deludono le aspettative, abituati ormai a sfornare belle canzoni, hanno la stoffa e lo dimostrano palesemente dal vivo. Gli occhi ovviamente sono puntanti sul giovane frontman, che con fare da simpatico giullare interagisce coi presenti, provocando dei veri e propri momenti di godimento nel pubblico femminile quando sale sulla pedana posizionata a bordo palco mostrando la sua esile figura. Alterna di continuo acustica ed elettrica, balla e saltella mentre si esibisce e tra un graffiato e un gridolino sfodera una competenza vocale da far invidia a molti suoi colleghi veterani.
Ottima ed efficace la setlist, con i migliori brani tratti da tutti e tre gli album del gruppo snocciolati in circa un'ora e venti di spettacolo. Ciliegina sulla torta la scenografia, fasci di luce multicolore che si diramavano dallo stage, forse un tantino accecanti in certi momenti, tanto da far rimpiangere di aver lasciato a casa i Wayfarer!

Il sold out per uno show che di sicuro ha soddisfatto appieno la voglia di indie rock dei presenti alla fine è sembrato quasi scontato. Visto il risultato c'è solo da augurarsi che i The Kooks tornino quanto prima a calcare i palchi italiani.