White Lies White Lies + The Duke Spirit + Bianco live @ Alcatraz, Milano, 4 dicembre 2011 Milano  4/12/2011 di Antonella Frezza

Che i White Lies in Italia piacciano e parecchio anche ormai non è più un segreto, tanto che a questo giro il trio di Ealing si è fermato da noi per ben tre date: Padova, Roma e Milano.

Noi eravamo alla serata meneghina del tour. Le porte dell'Alcatraz si aprono con puntualità degna di un orologio svizzero. Appena dentro si nota subito il locale dimezzato, il solito palco è nascosto da un tendone nero e un palchetto più piccolo è stato montato su un lato. Il numero dei presenti è quasi imbarazzante.
Il primo dei due artisti spalla è Bianco, cantautore torinese con all'attivo un disco uscito qualche mese fa, Nostalgina. Lo seguono The Duke Spirit, quintetto di Londra guidato dalla frontwoman Leila Moss. Passano entrambi inosservati agli occhi dei più, la maggior parte della gente che arriverà poco prima dei White Lies e riempirà il parterre non si è persa niente di eccezionale.

Il calore del pubblico si avverte davvero solo quando i tre mettono piede sul palco. L'ultima volta li avevamo lasciati all'I-Day, dove la performance aveva suscitato qualche perplessità. Decisamente diverso e sicuramente più adatto a loro il contesto intimo di un club come l'Alcatraz.
L'impressione è ottima fin dai primi pezzi, con McVeigh alla guida notoriamente avido di parole ma generoso di sorrisi. Interagisce con lo sguardo e incita la folla a cantare e battere le mani.
Il gruppo sfoggia strumenti nuovi di pacca, pressoché invariato rispetto ai precedenti spettacoli il set invece: vengono eseguiti quasi tutti i brani di To Lose My Life... e Ritual, più il b-side Taxidermy.
Energia e ricercatezza si fondono in cupe atmosfere new wave, il cui punto di forza sono le ritmiche di tamburi e basso, abbellite da chitarre ricche di effetti e synth in abbondanza. Gli highlights del live restano come sempre i singoli Farewell To The Fairground, To Lose My Life, Death e Bigger Than Us.

Ottimo concerto, forse un po' ripetitivo vista l'esigua discografia della band. Tutti comunque tornano a casa soddisfatti e pronti a segnarsi sul calendario il prossimo show delle “bugie bianche”.