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I Thegiornalisti, rivelazione dell’anno della scena indipendente capitolina, sono stati il piatto forte della serata di quest’ultimo sabato al Circolo degli Artisti, che in questa stagione ha già visto avvicendarsi tra gli altri anche artisti del calibro di Anna Calvi ed Apparat. Ora a prendersi gli applausi sono invece questi quattro ragazzi, dall’aspetto sobrio e vagamente naif, che come un diamante grezzo, brillano dalla loro essenza.
Tanti amici, tanti curiosi, tanti genuini appassionati, la sala grande è piena, ma l’atmosfera non fa andare in apnea un emozionato Tommaso Paradiso, un ispirato Marco Antonio Musella, un preciso Emanuele Guidoboni ed un tarantolato Marco Primavera. Il quartetto ha, con la solita semplicità e spontaneità, dimostrato quanto veritiere siano state tutte le ottime parole dette e scritte nei loro confronti nei mesi addietro. I beatlesiani più attenti hanno colto anche l’accenno ad A Day In The Life, che ha preceduto La mano sinistra del Diavolo, come il breve ma significativo spunto iniziale di Una canzone per Joss, che si ripete piacevolmente poi all’interno del brano e che riporta alla mente il capolavoro di George Harrison While My Guitar Gently Weeps. Il Circolo degli Artisti si trasforma magicamente nell’appartamento di Tommaso, dove tutte le canzoni dei Thegiornalisti prendono forma e vita, tra bicchieri di vino e risate tra amici, quelli sopra e quelli sotto al palco, come un’altra band romana, The Gravity, affettuosamente soprannominati “i pupazzi” in sede di dedica da Tommaso. Tutto il contrario dello spiacevole episodio capitato la sera prima in quel di Arezzo, quando i Thegiornalisti si sono visti costretti ad abbandonare il palco a causa dell’invasione nel locale di alcuni balordi che li hanno minacciati. Si salta e si balla sulla “post-alcolica” E meno male e la gioiosa E allora viva, dedicata alla propria città natale, Roma. Si canta e ci si abbraccia invece sulla struggente Io non esisto e la coinvolgente Animali, come fossero tanti inni di una generazione che fatica a trovare idoli, forse perché di idoli non ne vuole, perchè preferisce ascoltare e vedere su un palco qualcuno che possa sentire vicino, come un amico che vive nelle stesse realtà.
La scaletta propone in sostanza tutto Vol.1, straordinario album di esordio, eccezion fatta per In continuo adesso, sostituita però dalla b-side I Giornalisti, eseguita come bis dopo che la band aveva lasciato il palco al termine di una coda strumentale dal sapore gustosamente vintage/beat, scandito portentosamente al termine di Autostrade umane da Marco Primavera, che poi ha rivelato che il già atteso seguito di Vol.1 sarà totalmente improntato su quel tipo di sonorità. La miscela tra post-punk, sfumature folk e melodie mai banali, unite alla vena cantautoriale che emerge dai testi, fa di questa band uno dei punti di riferimento più concreti per gli anni a venire.
SETLIST:
Il marinaio Animali Una canzone Per Joss La mano sinistra del Diavolo (A Day In The Life intro) Siamo tutti marziani Io non esisto E allora viva E meno male Autostrade umane
Encore:
I Giornalisti
Articolo del
14/12/2011 -
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