Portico Quartet Portico Quartet live @ York Hall - Londra (Regno Unito), 29 febbraio 2012 Londra (Regno Unito)  29/02/2012 di Chiara Felice

Li avevamo lasciati in una magica serata d'estate di due anni fa, dopo un concerto avvolgente tanto quanto le mura della Rocca di Verucchio che accolse e si lasciò inebriare dai suoni ipnotici dei Portico Quartet. In quella Sala Grande della Rocca Malatestiana, il pubblico rispose positivamente alla musica di questo giovane quartetto inglese.
A due anni di distanza, con una nuova uscita discografica sempre per la Real World di Peter Gabriel, i Portico Quartet continuano la loro migrazione di città in città, approdando nella capitale inglese, luogo al cui devono molto. Londra è stata infatti una vera e propria palestra formativa per i Portico e molti spettatori che lo scorso 29 febbraio sarebbero accorsi per il concerto alla York Hall di Londra, sono dei veri e propri fan della prima ora, dai tempi in cui il quartetto si esibiva fuori dal teatro nazionale della capitale, per intenderci.

Il “ritorno a casa” segna il tutto esaurito già diverse settimane prima del concerto e le aspettative sembrano essere più alte del solito, visto anche l'incisivo cambio di rotta del loro ultimo lavoro in studio.
I Portico Quartet di Isla sembrano ormai un lontanissimo ricordo; quel particolare strumento che tanto aveva caratterizzato il loro sound – lo hang – viene adesso centellinato nell'utilizzo, sembra esser suonato più per nostalgia che per reale utilità. Le preziose linee melodiche del sax di Jack Wyllie sono sommerse dalle infinite diramazioni elettroniche e tornano a galla solo sporadicamente, per creare pregevoli parentesi di stampo jazz.
La dipartita del musicista Nick Mulvey – sostituito allo hang dalla new entry Keir Vine – ha coinciso con questa inattesa virata musicale, fortemente connotata da elementi elettronici; ma chi si aspettava di vedere sul palco quattro musicisti intenti a spingere dei semplici pulsanti per dare via a continue stratificazioni sonore, è stato ben presto smentito.
I Portico Quartet sono un gruppo formatosi attraverso continue jam session e trovano la loro espressione migliore proprio durante i live: alla York Hall hanno dimostrato per l'ennesima volta di essere dei notevoli musicisti e le disarmanti esecuzioni di City Of Glass - con il batterista Duncan che da il meglio di sé tanto alla batteria quanto alla creazione effetti elettronici - e 4096 Colours - dove il contrabbassista Milo Fitzpatrick utilizza il proprio strumento come molteplice cassa di risonanza – confermano questa attitudine.
Non è facile lasciar scivolare via la nostalgia di quelle meravigliose tessiture sonore che avevano caratterizzato Isla e ancora prima Knee-Deep In The North Sea, ma le validissime doti tecniche di questi giovani musicisti – che alla York Hall accontentano i nostalgici con le pregevoli versioni di Clipper e Dawn Patrol - e la loro insaziabile curiosità musicale, li rende diversi dalla maggior parte dei gruppi di qualunque estrazione di genere, che tendono a riproporre in eterno quel particolare sound che li ha caratterizzati e resi famosi.
L'ultimo lavoro in studio dei Portico segna l'inizio di una nuova esplorazione musicale che continua e si incrementa soprattutto durante i live, quando i brani vengono rimodellati e resi ancora più affascinanti, come la minimalista Steepless, primo brano dei Portico Quartet che contempla il cantato, ed in questo caso la voce è quella della cantante Cornelia, artista che ha aperto il concerto londinese del quartetto di casa Real World.

A distanza di due anni – e un cambio di rotta musicale notevole - la musica dal vivo dei Portico Quartet non si smentisce, il loro sound continua ad essere un lungo paesaggio sonoro.

SETLIST:

Window Seat
4096 Colours
Ruins
Clipper
Rubidium
City Of Glass
Steepless
Dawn Patrol