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Un piccolo, mirabile evento chiude la splendida rassegna romana C(H)ORDE, che l'attiva produzione di Lanificio 159 e Snob Production ha realizzato nella formidabile cornice della Chiesa Evangelica Metodista di Via XX Settembre a Roma: Pan·American dal vivo!
Pan·American è la più recente filiazione di Mark Nelson, che da inventivo leader dei geniali Labradford degli anni '90 è giunto al suo progetto solista, capace di combinare alla perfezione radicalismo isolazionista, quiete post-materialista e creazione di ambienti siderali e insondabili. Così ci sembra del tutto azzeccata la scelta di una chiesa di fine Ottocento, dove ci accoglie un tardo-pagano triangolo rosso, videoproiettato alle spalle dell'altare-palco. Sì perché appena entra Mark Nelson (chitarra, laptop, mixer, elettronica), accompagnato da Steven Hess (batteria, elettronica), subito si capisce che i due officiano una performance sospesa tra sacralità ancestrale e picchi di immersione post-metropolitana. Lo stesso Mark Nelson sembra esteticamente evocare l'ascesi di un novello San Simeone lo stilita, isolatosi su un colonna nel gelido Nord, piuttosto che nel deserto buñueliano.
Per un'ora scarsa ci accompagna una sorta di lunga suite, aperta dalla chitarra di Nelson, dai suoi riverberi sospesi sul nulla, diluiti da inserti elettronici e dalle spazzolate di Hess su timpano e rullante, solo occasionalmente abbandonate in favore di qualche leggera percussione, con i bpm che aumentano nella fase finale della performance, quando si intravede un bagliore di crescendo post-rock. Così sembra di passare da una chitarra quasi sinfonica di ouverture, a echi di ambient nordico, che aprono a un aumento di decibel, nel cuore della performance, cui fa seguito un lento battito cardiaco, disperso in una sorta di eco da ventre cosmico. Nella parte finale della performance le elaborazioni video proiettate alle spalle dei nostri due officianti rimandano boschi à la Twin Peaks, quasi a svelare la postura da soundtrack che assume la performance di Pan·American.
Tutto ci sembra un eccellente viatico all'avvicinarsi di Meet In Town edizione 2012: l'8 e il 9 giugno, sempre quelli di Snob Production e sempre all'Auditorium Parco della Musica di Roma ci invitano a nottate fantasmatiche, con i live di Darkstar e Atlas Sound a fare da padroni, quindi James Blake, Machinedrum, Mouse On Mars e molti altri... Stay tuned!
Intanto, per stasera: Ite, Missa Est!
Articolo del
06/04/2012 -
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